Mercoledì 6 Ottobre, l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Torino ha sospeso Alessandro Meluzzi – noto psicoterapeuta e personaggio televisivo – perché non ha provveduto alla vaccinazione anti-Covid, obbligatoria per tutto il personale sanitario italiano.
Meluzzi, 66 anni, era iscritto all’Ordine dei medici da 41 anni, e sulla sua sospensione afferma: “Sono cresciuto nella cultura di Socrate, le leggi della polis si rispettano qualsiasi cosa se ne pensi, quindi va bene così.”
Da ormai molto tempo, la sua posizione no vax era ben chiara a tutti. Non sono infatti mai mancate le occasioni in cui egli ha ribadito il suo pensiero in diversi programmi tv e sui social media.
https://twitter.com/a_meluzzi/status/1445988115491995651
Non si è limitato a questo: Meluzzi ha spesso partecipato a manifestazioni contro il Green Pass organizzate sul territorio. È il caso dello scorso 7 settembre quando, collegato con i manifestanti di piazza Castello a Torino, ha definito il vaccino un “Siero genetico sperimentale di cui non conosciamo ancora tutti gli effetti.”
Anche in seguito alla sua sospensione si dice convinto della sua opinione, e pertanto afferma che non ricorrerà alla vaccinazione, in quanto le ragioni che lo hanno spinto a portare avanti questo ideale, non sono modificate.
Il profilo di Alessandro Meluzzi inoltre era stato analizzato da NewsGuard, azienda americana che censisce i siti di informazione stabilendone il grado di affidabilità e, monitora la disinformazione sul web. Il noto psicoterapeuta è nella lista dei “super-diffusori di disinformazione sul COVID-19 in Europa”, e a fargli compagnia figurano anche altri nomi di personaggi pubblici italiani.
Tra i ruoli che ricopre, spicca anche il suo impegno ecclesiastico. Egli è primate della Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala Antico-Orientale, un ramo non riconosciuto dalle altre chiese ortodosse. In quest’ambito Meluzzi veste i panni di arcivescovo con il nome di Alessandro I.