Stasera 1 Novembre è andato in onda alle 21:15 su RaiUno la prima puntata di“Crazy for Football-Matti per il calcio”, la fiction ispirata ad una storia vera, diretta da Volfango de Biasi.
L’amore per il calcio è fortissimo in Italia, molti lo considerano addirittura lo sport nazionale. E se a far appassionare gli spettatori non ci fosse solo la conosciutissima formazione schierata da Mancini?
Crazy for Football si ispira ad una vicenda realmente accaduta, ad un progetto basato sui principi di cooperazione ed inclusione.
Lo psichiatra Saverio Lulli (Sergio Castellitto) dà vita ad una squadra assai speciale.
I giocatori, infatti, sono i pazienti dello psichiatra cinquantenne, che cerca di distrarli dalla pesante ed oppressiva atmosfera della struttura in cui sono ricoverati.
Non si tratta, però, solamente di una “via di fuga”, di una scappatoia, ma di una vera e propria terapia, di un percorso che aiuti a sentirsi parte di qualcosa.
Crazy for Football: un sogno divenuto realtà
Il protagonista della fiction, interpretato da Castellitto, è ispirato al dr Santo Rullo, che ha convinto alcuni dei suoi colleghi a prendere parte alla sua iniziativa.
Nel 2016, infatti, è stata fondata la Nazionale italiana di calcio a 5 di persone con problemi di salute mentale.
Il regista, colpito dalla storia, è riuscito a coinvolgere nelle riprese, che si sono tenute prevalentemente a Roma, anche la FGCI, Federazione Gioco Calcio italiana.
Il progetto del dr Rullo prevede una rosa di 25 giocatori, iscritti a quello che è il primo mondiale di pallone per persone con problemi di salute mentale.
Si tratta di una fiction che vuole mettere al centro uno degli elementi fondamentali dell’amatissimo sport, vale a dire il gioco di squadra.
Un progetto sicuramente ambizioso, che nella “vita vera” ha dovuto affrontare molti ostacoli ed opposizioni, prima di diventare realtà.
De Biasi ha voluto rendere onore a tale iniziativa, dedicandole prima un documentario e poi questa serie che ha appena fatto il suo debutto.