Patrick Zaki finalmente scarcerato, ma l’incubo non è ancora finito

Egitto: dopo quasi due anni dall’arresto, Patrick Zaki verrà finalmente scarcerato, ma resta comunque sotto processo. Questa la decisione del tribunale di Mansoura.

Nella mattinata di oggi, martedì 7 dicembre 2021, durante la nuova udienza del processo contro lo studente dell’Università di Bologna, si è deciso per la scarcerazione dell’imputato.

Il ricercatore e attivista, iscritto al corso di laurea magistrale in Gender Studies tenuto dall’Alma Mater di Bologna, è stato arrestato il 7 febbraio 2020, appena atterrato all’aeroporto de Il Cairo.

Le accuse sono quelle di partecipazione ad un gruppo terroristico e di divulgazione di notizie false nel paese e all’estero. Durante il periodo di detenzione, altri capi d’accusa sono stati aggiunti.

Nello specifico, l’illegalità commessa da Zaki fa riferimento ad un articolo pubblicato dallo stesso nel 2019, in cui il ricercatore ripercorreva «Il calvario dei cristiani copti in Egitto».

Vale a dire, un’analisi di tutte quelle discriminazioni che la minoranza religiosa, di cui lo stesso studente fa parte, subisce nel paese nordafricano.

Immagine realizzata dall’illustratore Gianluca Costantini

Patrick Zaki: una libertà a metà

Tutte le pressioni esercitate a livello internazionale sul tribunale egiziano hanno finalmente dato i loro frutti, ma non completamente.

Si tratta, infatti, di una vittoria mutilata: Zaki non è ancora stato assolto, ma potrà attendere la nuova udienza, prevista per l’11 febbraio 2022 fuori dal carcere.

Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International, ha dichiarato: «È un grande sollievo, e un primo passo importante. L’idea che forse già stasera Patrick possa dormire in un posto diverso rispetto a quello in cui ha dormito in questi mesi è una cosa che ci dà enorme soddisfazione».

Il commento di Amnesty International, che negli ultimi 22 mesi si è battuta per la liberazione di Patrick Zaki, viene accompagnato da quelli provenienti dal mondo della politica.

Anche Mario Draghi, Presidente del consiglio italiano, ha rilasciato dichiarazioni sull’accaduto, ribadendo l’impegno del governo del nostro paese a seguire «con la massima attenzione» la vicenda.