Elizabeth Holmes e la truffa Theranos: di cosa si è trattato? Cosa rischia la ex star di Silicon Valley?

Bastano carisma e ambizione per organizzare una truffa da miliardi di dollari? Secondo l’inchiesta del “Wall Street Journal”, condotta nel 2015 da John Carreyrou, sì.

Classe 1984, Elizabeth Holmes era appena diciannovenne quando lasciò gli studi a Stanford per fondare, nel 2004, la startup della Silicon Valley Theranos.

La giovanissima imprenditrice, cercando di seguire le orme del proprio idolo, Steve Jobs, era riuscita a vendere il suo prodotto a investitori, catene di supermercati e pazienti, raggiungendo la valutazione di ben 9 miliardi di dollari.

La Holmes avrebbe fatto credere ad acquirenti ed investitori di aver sviluppato un nuovo dispositivo medico, in grado di diagnosticare numerose malattie, analizzando una sola goccia di sangue.

Sembrava un vero e proprio miracolo della scienza e della tecnologia: una pratica per niente invasiva, per effettuare esami veloci per oltre 200 parametri e fattori, capace di rilevare addirittura la positività all’HIV e i marcatori per alcuni tipi di cancro.

SAN JOSE, CA – JANUARY 3: Theranos founder and former CEO Elizabeth Holmes and her lawyer leave the Robert F. Peckham Federal Building on January 3, 2022 in San Jose, California. A jury found Elizabeth Holmes guilty on three counts of wire fraud and one count of conspiracy to defraud investors. David Odisho/Getty Images/AFP (Photo by David Odisho / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Truffa Theranos: cosa rischia Elizabeth Holmes

Descritta dai procuratori federali come una “ciarlatana, ossessionata dal successo e dalla fortuna”, la trentasettenne Elizabeth Holmes, è stata condannata per frode.

Il suo castello di carte è iniziato a crollare con l’inchiesta del 2015, firmata dal giornalista John Carreyrou, che ha scritto anche un libro sulla vicenda, intitolato “Una sola goccia di sangue”.

La figlia di un ex presidente del colosso energetico Enron, è stata ritenuta colpevole per 4 degli 11 capi d’accusa che l’hanno trascinata a processo.

Dopo quattro mesi di testimonianze, la giuria si è ritirata per deliberare per sette giorni:  colpevole, pertanto, di aver mentito agli investitori di Theranos, ma innocente per i 4 capi d’accusa che riguardavano i suoi rapporti con i pazienti delle sperimentazioni.

La giuria, invece, non ha ancora raggiunto un verdetto unanime sugli altri 3 capi d’accusa. Al momento la Holmes rischia fino a 20 anni di carcere per frode e il suo processo è uno dei più seguiti al momento.

Il New York Times dice di aspettarsi che la CEO della Silicon Valley faccia ricorso contro la condanna.