Ci lascia il primo attore di colore ad aver vinto l’Oscar come miglior attore protagonista grazie al film ““I gigli del campo”. Sidney Poitier è diventato una vera leggenda di Hollywood durante l’era della lotta per i diritti civili.
La notizia della morte dell’attore all’età di 94 anni è stata confermata da una fonte vicina a Poitier all’Hollywood Reporter; lo stesso Ministro degli Esteri delle Bahamas, Fred Mitchell, ha parlato della scomparsa dell’uomo ai microfoni dell’Independent.
Al momento, però, non sono ancora certe le cause della morte di Poitier.
La star di Hollywood si era guadagnato un posto tra le stelle del cinema grazie ai film “Indovina chi viene a cena?”, “La calda notte dell’ispettore Tibbs” e, naturalmente, la pellicola che gli ha garantito l’Oscar, “I gigli del campo”.
Chi è Sidney Poitier, la star di colore di Hollywood?
Nato a Miami nel 1927, Poitier proviene da una famiglia delle Bahamas, dove ha trascorso gran parte della propria infanzia. Oltre che attore fu anche regista, diplomatico e attivista, in un periodo segnato dalle lotte per i diritti civili.
All’età di 15 anni tornò di nuovo a Miami, per trasferirsi a New York solo un anno dopo, appena compiuti di 16 anni. Si arruolò nell’esercito, lavorò come lavapiatti e prestò servizio come ambasciatore delle Bahamas in Giappone, dal 1997 to 2007.
Poitier lavorò anche dietro alla telecamera, facendosi regista di film quali “Grazie per quel caldo dicembre”, “Ghost Dad – Papà fantasma”, “Nessuno ci può fermare” e “Dance – Voglia di successo”.
Animato e convinto attivista, partecipò alla marcia su Washington di Martin Luther King Jr. nel 1963, presentandosi anche al funerale di quest’ultimo cinque anni dopo.
Questo suo impegno politico e civile, però, fu evidente anche nella sua carriera di attore; Poitier stesso, infatti, dichiarò: «Vado davanti a una telecamera con la responsabilità di essere almeno rispettoso di determinati valori».