Confermata la bocciatura da parte dalla Commissione di garanzia dello sciopero degli autotrasportatori e dei gestori delle pompe di benzina, per manifestare contro il caro carburante, previsto per lunedì 14 Marzo.

Lo stop è arrivato nella giornta di ieri, in seguito a “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni”.

Nonostante questo però non è ancora completamente escluso lo scenario secondo il quale alcune imprese decidano autonomamente di sospendere il servizio e non fare quindi più partire i propri camion per la consegna delle merci.

Se lo sciopero maggiormente disastroso di uno sciopero nazionale è stato quindi scongiurato, non è escluso che alcuni problemi e disagi si verifichino ugualmente per iniziativa dei singoli in alcuni territori della penisola.

TrasportoUnito, una delle sigle che nei giorni scorsi ha annunciato il blocco, riferendosi alla Commissione, ha dichiarato che: “invece di valutare e intervenire sulla gravità della crisi in atto, ha preferito rispolverare i criteri di una anacronistica rigidità burocratica, in un momento in cui dovrebbe essere superata”.

Prossimi provvedimenti previsti

Per la giornata di domani, martedì 15 Marzo 2022, è prevista una seduta di confronto insieme al ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

L’Unatras (unione delle associazioni dell’autotrasporto) ha annunciato da giorni lo sciopero degli autotrasportatori in tutta Italia per protestare contro i mancati segnali da parte del Governo”.

L’aumento dei prezzi del carburante, divenuto costante nelle ultime settimane, sta mettendo in seria difficoltà un intero settore, come sottolinea il comunicato diffuso agli organi di stampa: “Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’autotrasporto italiano, che non riescono a farsi riconoscere dalla committenza i maggiori costi dovuti agli stessi aumenti”.

“La situazione è diventata drammatica” ha dichiarato l’Unatras, aggiungendo poi “continuando a tergiversare, il Governo si assume il rischio che nascano nuovamente iniziative spontanee di protesta, nonché la responsabilità di lasciare committenze senza rifornimenti”.

Sembrano invece già confermate le proteste annunciate e previste per sabato 19 marzo 2022, data in cui la maggior parte dei camion che girano sul territorio nazionale potrebbero non uscire su strada.