Esteri

Stop alle restrizioni in Francia: cosa comporta? Qual è invece la situazione in Italia?

Dopo circa due anni dall’inizio della pandemia da Covid-19, anche la Francia ha deciso di rivedere le regole preventive in modo molto deciso, nonostante il fenomeno di lieve ripresa dei contagi.

Le principali limitazioni a livello sanitario che il Paese aveva introdotto per frenare i contagi, dal “pass vaccinale” (il Super green pass) all’obbligo di mascherine al chiuso (all’aperto non erano più obbligatorie già dall’inizio di febbraio), non sono più in vigore dalla giornata di ieri, lunedì 14 Marzo 2022.

Permangono gli appelli alla prudenza, soprattutto per i soggetti più fragili e per le fasce di età più avanzate.

Mentre in strutture quali scuole, cinema, teatri, ristoranti, negozi, supermercati da oggi l’obbligo di mascherina non esiste più e con esso decade anche l’obbligo di esibire il Green Pass, la mascherina rimarrà obbligatoria sui trasporti pubblici e all’interno degli ospedali.

Ad annunciarlo è stato il Ministero della Salute di Parigi, sottolineando che l’allentamento è stato possibile grazie al miglioramento della situazione sanitaria.

Il ministro ha inoltre dichiarato che:“l’uso della mascherina al chiuso verrà mantenuto nei trasporti e nei luoghi chiusi non sottoposti al controllo del pass vaccinale. Negli altri luoghi chiusi l’uso della mascherina non sarà più obbligatorio”.

Sarà alleggerito anche il protocollo anti Covid nelle scuole: niente più obbligo di indossare la mascherina durante la ricreazione.

In Italia tutti aspettano il 31 marzo 2022, data indicata dal governo per la fine dello stato di emergenza; il Green pass dovrebbe invece rimanere in vigore fino al 15 giugno 2022.

In molti sono coloro che auspicano l’approvazione di misure similari a quelle adottate in Francia, fra essi anche Andrea Crisanti, virologo tradizionalmente cauto, che ha dichiarato: “Ritengo che su mascherine al chiuso, restrizioni ai No vax e Green pass sia l’ora di dire basta”.

Il suo, è stato uno dei pareri presi in considerazione dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni per caldeggiare la sottoscrizione della petizione ‘Basta Green pass’ e che ha portato Matteo Salvini, leader della Lega, a invocare a gran voce:“normalità, libertà e lavoro per gli italiani che si sono sacrificati”.

Manuela Ronchi

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