Fra i numerosi gesti di solidarietà nei confronti del popolo ucraino non manca quello del cantante Al Bano Carrisi, che proprio negli scorsi giorni ha deciso di aprire le porte della sua tenuta a Cellino San Marco per ospitare tre profughi ucraini in fuga dalla guerra.
“Come si fa a girarsi dall’altra parte quando l’umanità ti chiama? Il mio primo pensiero è stato informarmi e dare il mio piccolo apporto” ha dichiarato il cantante.
Al Bano Carrisi racconta con questa estrema semplicità la scelta di aprire le porte della sua casa a Cellino San Marco (Brindisi) ad una famiglia ucraina composta da una madre, una bambina piccola e un ragazzo di 18 anni scampato al fronte, che fanno parte di un gruppo di circa quaranta profughi arrivati negli scorsi giorni a Brindisi. “Non ho fatto niente di straordinario”.
L’accoglienza è stata caratterizzata dalla volontà di creare fin dal primo momento un’atmosfera amorevole, per dare un segnale di normalità e calore a una famiglia provata fisicamente e psicologicamente dalla guerra: “Gli ho preparato una bella spaghettata, una cena con i fiocchi. C’era tutto, anche ceci e fagioli”
L’opinione del cantante su Putin
Il cantante, che non ha negato di avere conosciuto e apprezzato, in passato, il presidente russo, oggi prende fortemente le distanze dalla sua politica e dalla sua azione di guerra: “Ho conosciuto Putin, ho cantato per lui, mi è piaciuto in passato, ma ora è una totale delusione”.
Il cantante ha inoltre deciso di cancellare tutti i suoi concerti in programma in Russia.
Una scelta che non rimpiange e che non riguarda solo il lavoro: “Io canto anche per i soldi, ma soprattutto perché cantare mi dà gioia e adesso da quelle parti la gioia è lontana“.
Al momento il cantante ha deciso di godersi e concentrarsi sulla permanenza dei suoi tre ospiti ucraini: “Mi auguro che si trovino bene e che questa terra possa lenire le loro naturali sofferenze, spero, per quanto possibile, he trovino pace“.