Chi è Robert Golob, il nuovo presidente sloveno? È di destra o di sinistra?

In Slovenia le elezioni parlamentari che si sono tenute nella giornata di ieri, domenica 24 aprile 2022, hanno visto come vincitore il partito Movimento Libertà (GS), di orientamento liberale e progressista, guidato da Robert Golob, che ha ottenuto il 34,5% delle preferenze.

Il partito del primo ministro uscente Janez Janša, SDS, conservatore, populista e anti-immigrazione ha invece ottenuto solo il 23,7% delle preferenze dei votanti.

Chi è il nuovo presidente sloveno?

Il nuovo presidente sloveno si chiama Robert Golob, ha 55 anni e un passato da imprenditore nel settore delle fonti rinnovabili di energia.

La sua vittoria alle elezioni è decisamente sorprendente: pur avendo avuto già esperienze politiche in passato, era alla sua prima candidatura al parlamento sloveno, con un partito nato solamente un anno fa.

Attraverso la vittoria il partito di Golob si è assicurato 40 seggi in parlamento, non abbastanza per governare da solo, ma è già praticamente certo l’appoggio del partito Socialdemocratico per formare un governo di coalizione, ed è molto probabile che anche li altri partiti di centrosinistra lo sosterranno.

Nel corso della campagna elettorale Golob aveva puntato molto sulla lotta al cambiamento climatico e su una serie di riforme progressiste, mostrandosi in più occasioni un abile oratore ed un politico estremamente carismatico.

Ieri sera, con un sorriso smagliante, si è presentato di fronte agli elettori esclamando: “la gente balla”, slogan utilizzato più volte nel corso degli ultimi giorni di campagna elettorale per parlare dell’entusiasmo che stava dimostrando la popolazione nei confronti delle elezioni e per la prospettiva di liberarsi del governo di Janez Janša.

A testimonianza di questa tendenza sicuramente il massiccio afflusso alle urne, superiore di quasi venti punti percentuali rispetto a quattro anni fa: 70% contro il 52%.

Lubiana torna, così, a guardare ad Occidente, dopo che per due anni aveva tentato di ancorarsi saldamente al centro Europa ed in particolare al gruppo di Visegrád.

Dopo questo voto ci si risveglia in un paese che sembra più allineato alla Francia che all’Ungheria.