Evento shock sull’isola di Ponza: è andato in scena un raid violento contro il nuovo fidanzato di una donna, orchestrato dall’ex compagno di lei, che non accettava la separazione.
Al deprecabile evento ha partecipato anche il figlio della coppia, che parteggia per il padre.
La catena degli eventi
È la tarda serata di sabato sera a Ponza, a Cavatelle, non lontano da Le Forna, lungo la strada che attraversa l’isola. È lì che l’auto su cui viaggiano un agente immobiliare, la sua compagna e un amico della coppia viene bloccata. È un agguato che temevano, tant’è che stanno riprendendo tutto con il telefonino.
Che ci fosse qualcosa di strano, i due se n’erano accorti già qualche ora prima, a cena in un ristorante a Punta Incenso. Da mesi sono vittime di minacce e aggressioni da parte dell’ex compagno della donna, tant’è che in tasca hanno due dispositivi gps che si mettono a suonare tutte le volte che il braccialetto elettronico che l’uomo porta al polso si avvicina troppo.
Tornando verso casa, all’improvviso l’attacco: un ragazzo sbuca all’improvviso e colpisce con il casco il vetro della macchina. L’uomo al volante scende urlando, ma viene raggiunto da altre persone che cominciano a spintonarlo, e poco dopo, iniziano a pestarlo. A quel punto spunta l’ex della donna che, nonostante il braccialetto elettronico, partecipa al pestaggio.
Il video che riprende l’aggressione è crudo. La vittima viene pestata brutalmente. Pugni in faccia e nello stomaco. Viene sbattuto sul cofano di un’auto. Poi afferrato per la felpa e trascinato sull’asfalto.
Immediato l’intervento delle ambulanze e dei carabinieri locali, che hanno tratto in arresto l’ex della donna per aver violato il divieto di avvicinamento. Le indagini sull’aggressione sono ancora in corso. C’è da valutare soprattutto la posizione del ragazzo figlio della coppia, sedicenne, che per primo ha sferrato l’attacco contro l’autovettura del nuovo compagno della madre.
Una storia raccapricciante, soprattutto per la gravità del gesto e della quale si parlerà molto a Ponza, atteso che la famiglia è molto conosciuta, ha delle attività e un parente con un ruolo nell’amministrazione comunale che sta per ultimare la consiliatura.
Le parole della vittima
Il compagno della donna ha scritto su Fb: «Questa notte sono vivo per miracolo, la legge ha permesso che su un’isola di 7 km questo soggetto faccia la vita liberamente con un braccialetto elettronico dopo un divieto di dimora a Ponza e io con un dispositivo elettronico che suona ogni qualvolta lui si avvicina a me. In pratica suona sempre».