Prosegue la scia di indignazione per quanto accaduto a Blanco in occasione del concerto di Radio Italia dello scorso sabato in piazza Duomo a Milano.
Sul punto si è espressa anche la senatrice leghista Giulia Bongiorno, professionista affermata, la quale ritiene quanto accaduto a Blanco una “violenza sessuale”.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo cosa è successo il 21 maggio.
I fatti
L’evento è quello di Radio Italia Live, un concerto dal vivo che ritorna 3 anni dall’ultima volta in Piazza Duomo a Milano.
Salgono sul palco i più importanti artisti italiani per suonare le loro canzoni: l’ultimo in ordine di apparizione è proprio Blanco, che chiuderà la manifestazione. L’artista bresciano, 19 anni, al secolo Riccardo Fabbriconi, si sta esibendo vicino al pubblico quando una mano femminile tocca ripetutamente le sue parti intime. Il tutto è stato ripreso da una utente e postato su Tik Tok, diventando virale in breve tempo.
Le immagini hanno scatenato reazioni contrastanti: commenti favorevoli e contrari, ma la domanda che un po’ tutti si fanno è: “siamo davvero di fronte ad una molestia sessuale?”.
La posizione della Bongiorno
Giulia Bongiorno ha commentato in maniera netta: “no non era una molestia sessuale”. L’avvocatessa e senatrice leghista, fondatrice insieme a a Michelle Hunziker di «Doppia difesa», la onlus impegnata contro le discriminazioni, gli abusi, la violenza sulle donne, ha le sue buone ragioni per pensarla così.
Spiega infatti: “La violenza sessuale è costituita da qualsiasi atto che risolvendosi in un contatto corporeo anche fugace tra soggetto passivo e soggetto attivo ponga in pericolo la libertà di autodeterminazione”. La fattispecie descritta dall’art. 609 bis del Codice penale può integrare il delitto di violenza sessuale, con una pena da 6 a 12 anni di reclusione.
“La parola chiave è il consenso”, continua la Bongiorno. “Durante la sua esibizione Blanco non era nelle condizioni di manifestarlo”.
Secondo la Bongiorno, dunque, si tratta di una violenza sessuale e non di una “semplice” molestia, perché è diversa la fattispecie: “Le molestie sessuali si riscontrano in caso di espressioni volgari a sfondo sessuale: atti di corteggiamento invasivo e insistito diversi dall’abuso sessuale (…). Quello che è successo a Blanco non è “un fatto grave”: è un reato”, conclude senza mezzi termini.
Il silenzio dell’artista
Se la posizione della Bongiorno è chiara e netta, altrettanto non può dirsi dell’artista bresciano che, finora, ha taciuto sul fatto. La cosa comunque più rilevante è che molte donne hanno mostrato consapevolezza circa la gravità del fatto avvenuto.