papà per amore

Appuntamento a stasera con gli amanti delle commedie: su Rai uno andrà in onda, in prima serata, Papà per amore, commedia francese del 2020 diretto da Noémie Saglio, con protagonisti Vincent Dedienne, Camélia Jordana, Samir Guesmi, Alix Poisson, Anne Charrier, Oscar Pauleau.

Scopriamo insieme trama, cast e curiosità

Papà per amore: la trama

Vincent diventa il babysitter di Bart, un bambino che abita nel suo stesso palazzo con la madre Elise che, per motivi di lavoro, è sempre fuori casa. Un giorno Vincent si reca a scuola di Bart per la prima riunione dei genitori, al posto di Elise. Viene immediatamente scambiato per il papà di Bart e il bimbo, che non ha mai conosciuto il vero padre, finge che lui lo sia davvero. Vincent si rende conto che non è giusto mentire, ma a poco a poco si lascia coinvolgere dagli altri genitori nella vita scolastica, anche perché è sempre più attratto da Nora, la maestra di Bart.

Il cast

Un cast di tutto rispetto per questa commedia, che vede come protagonisti numerosi attori e attrici francesi di primo piano, tra cui Vincent Dedienne, Camélia Jordana, Samir Guesmi, Alix Poisson, Anne Charrier, Oscar Pauleau.

I temi affrontati

Una commedia si, ma con un tema importante, ossia quello della genitorialità da una prospettiva inedita: quella di un giovane uomo che entra nel mondo dei genitori di una scuola. La commedia consente di affrontare il tema della scuola con umorismo e fornisce al contempo degli importanti spunti di riflessione.

La regista Noémie Saglio ha dichiarato: “Spesso racconto di persone complicate, in preda a qualche disagio, ma tento sempre di renderle simpatiche. Vincent è un ragazzo geniale ma si pone così tante domande da sembrare quasi bloccato. È come se fosse alle prese con una fase di decrescita per paura di diventare adulto e finire risucchiato dal sistema. Sono pochi i lavori, ad esempio, per cui si sente portato e il motivo è semplice: è preoccupato dal non voler danneggiare il pianeta e la società in cui vive. Ho anche voluto che Vincent fosse una via di mezzo tra Tintin e Hugh Grant, infantile e seducente al tempo stesso. Era importante che non fosse né metrosexual né iper-virile. Doveva essere semplicemente un ragazzo di oggi, uno di quelli di cui possiamo innamorarci anche quando non ha nulla che definisca il suo successo sociale”, ha concluso.