Manfred Weber, presidente e capogruppo del PPE, definisce “irresponsabile e incomprensibile” lo strappo del M5S sul Governo.
Weber ha sottolineato all’ANSA: “Di fronte alla recessione economica e alle continue sfide della guerra russa in Ucraina, l’Europa ha bisogno di un governo stabile a Roma. Disertando il governo Draghi, gli estremisti 5 stelle non solo peggiorano le prospettive economiche dell’Italia ma anche dell’Europa”.
Secondo una notizia di Fanpage, dello stesso parere anche il sottosegretario del ministero dell’Istruzione, Sasso: ” Il Movimento 5 Stelle sta avendo un comportamento del tutto irresponsabile in un momento in cui gli italiani sono alle prese con mille difficoltà: inflazione galoppante, crisi energetica, caro carburanti, prospettive economiche difficili. La decisione di scatenare una crisi di Governo non può che apparire illogica e incomprensibile agli occhi dei cittadini, anche perché influenzata da questioni esclusivamente interne al partito. I grillini sembrano aver perso completamente il lume della ragione”.
Dopo l’ennesimo cambio di governo, vediamo ora insieme quali potrebbero essere le conseguenze.
A causa della caduta potrebbe non essere prorogato oltre il 2 agosto il taglio sulle accise della benzina e quello sulle bollette in vantaggio alle famiglie più povere.
A rischio anche il decreto luglio, importante provvedimento che dovrebbe intervenire con diversi miliardi a favore di famiglie e imprese. L’intervento andrebbe ad agire contro il caro energia, su salari e carrello della spesa, con riduzione dell’Iva sui beni a largo consumo.
Un altra conseguenza potrebbe essere il rischio riguardante l’intervento sul cuneo fiscale atteso con la Legge di Bilancio, questo nel caso si andasse a elezioni anticipate.
Nel caso, invece, ci siano eventuali elezioni e il governo non si formi in tempi brevi, il rischio sarebbe l’esercizio provvisorio dello Stato. La Legge di Bilancio, infatti, va approvata entro la fine dell’anno e se così non fosse verrebbero congelati i fondi per la spesa pubblica.
Inoltre, entro la fine del 2022, devono essere raggiunti i target periodici del Pnrr. In caso contrario, non otterremo la tranche da 21,8 miliardi di euro.
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