Rhove, rapper milanese di 21 anni, noto soprattutto per il brano “Shakerando“, interrompe il suo concerto a Ferrara arrabbiandosi con i fans perché non cantano e non ballano.
La vicenda avvenuta pochi giorni fa, ha scatenato una pioggia di critiche sia da parte del pubblico presente al concerto sia dagli utenti sui social.
In un video ripreso da uno dei tanti spettatori, si vede Rhove verso la fine del live che smette di cantare all’improvviso dicendo: “Mi sono fermato perché un quarto di voi era fermo a fine concerto e non esiste che all’ultima canzone stiate fermi. Non esiste ragazzi! Il concerto è finito adesso e non avete ancora saltato un ca**o, è un problema. Quindi bella per chi ha saltato nella mia vibe provinciale (nome del suo brano) il resto, raga, mi dispiace: divertitevi un po’ di più.”
Il pubblico non ha preso bene lo sfogo del rapper che prima ha intonato: “Se non metti l’ultima, noi non ce ne andiamo” per poi passare agli insulti con i cori “Scemo! Scemo! “.
Una reazione inevitabile, dato che quel pubblico che tanto rimprovera avrà sicuramente pagato un biglietto per andare a vederlo. Insomma, un finale da dimenticare sia per il rapper sia per il pubblico.
Qualche ora dopo il concerto, Rhove ha pubblicato una storia su Instagram dicendo: “Il live di ieri è andato bene e l’ho FINITO cantando TUTTI i pezzi fino alla fine. Purtroppo pretendo tanto da me e vedendo un gruppo di persone che sotto al palco non mi dava segnali, mi sono demoralizzato e ho detto quelle cose. Grazie a chi capisce e bella per tutto il resto dei ragazzi che stavano spaccando tutto. Ripeto, mi spiace per la gente che in prima fila sta col muso come se fosse un funerale. Shallatevi”.
I Pinguini Tattici Nucleari, gruppo musicale seguitissimo e attualmente impegnato nel suo tour estivo, non ci stanno e anche se indirettamente, criticano la reazione del giovane rapper.
In una storia sul loro profilo Instagram scrivono: “Siamo ritornati finalmente alla musica dal vivo e mi è capitato in questi giorni di vedere video aberranti di cantanti che sul palco insultano il proprio pubblico perché non canta o non salta. Mo’ chi glielo spiega che farli cantare e saltare è compito loro? È come se un cuoco insultasse i clienti perché lasciano avanzi nel piatto o non mangiano.”
Hanno continuato scrivendo: “Quando si parla di gavetta si parla anche di questo: le serate con davanti 50 persone disinteressate che ti devi conquistare da solo ti insegnano prima di tutto il rispetto, e poi il mestiere. Fare i concerti e fare le hit sono due cose diverse. E questi mesi strani ce lo dimostrano ampiamente”.
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