Il 27 agosto di 132 anni fa, nel 1890, nacque a Filadelfia Man Ray, pseudonimo di Emmanuel Radnitzky. Man ray è stato un artista visivo americano, il quale ha vissuto gran parte della sua vita in Francia, a Parigi.
È stato una figura importante il dadaismo e il surrealismo, anche se i suoi rapporti con questi due movimenti erano informali, in quanto non vi aderì ufficialmente. Nonostante fosse un’artista a tutto tondo, lo statunitense si considerava principalmente un pittore ed un fotografo.
Emmanuel Radnitzky morì nella sua amata Parigi, dove sulla sua tomba nel cimitero di Montparnasse, c’è scritto: “Non preoccupato ma non indifferente”.
Un viaggio tra le opere più famose di Man Ray
– Oggetto per essere distrutto: nel 1924 Man Ray acquistò un metronomo al cui pendolo aggiunse la fotografia dell’occhio di Lee Miller, una sua ex che gli aveva afflitto un gran dolore. L’artista utilizzò la tecnica del “readymade“, consistente nell’utilizzare oggetti ordinari per dargli significati che potessero rappresentare delle vere e proprie opere d’arte. Inoltre Ray lasciò anche delle istruzioni che recitavano: “Mettere sul pendolo di un metronomo l’occhio della persona amata che non vedrete mai più. Avviare il metronomo fino al limite della propria resistenza. Con un martello, cercate di distruggerlo con un solo colpo”. 24 anni più tardi un gruppo di studenti seguì le istruzioni di Ray distruggendo il pendolo. Con i soldi ricevuti dall’assicurazione l’artista acquistò 100 pendoli di cui ne fece 100 opere d’arte, rielaborando l’opera ormai distrutta, dandoli questa volta un nuovo nome: Indestructible object.
– Lacrime: nel 1932 non tutti erano convinti che la fotografia fosse un arte ma Man Ray convinse con questa ed altre foto convinse anche i più scettici.
– Le Fortune: quest’opera del 1938 non venne presa sul serio da molti critici dell’epoca, ma Man Ray espresse la sua opinione con una battuta secca: “Tutti i critici dovrebbero essere uccisi”.