Gli scienziati esperti di cambiamento climatico hanno previsto lo scioglimento di 460 ghiacciai patrimonio Unesco nei prossimi 30 anni. Il riscaldamento globale sta provocando molti disagi in tutte le parti del mondo e il processo sembra irreversibile.
Quali sono i luoghi emblematici destinati a scomparire e i pericoli per noi umani?
La crisi climatica è un problema che ormai si discute da diversi anni e che sta colpendo ogni parte del mondo indistintamente. Nel corso dei decenni i governi hanno ignorato le previsioni degli scienziati e si è arrivati ora ad una situazione che pare irreversibile.
L’Unesco ha iniziato uno studio con lo scopo di analizzare l’impatto che il riscaldamento globale avrà in 50 luoghi in cui troviamo ghiacciai considerati patrimonio dell’umanità. Gli esperti hanno dichiarato che 17 di questi 50 luoghi non esisteranno più tra trent’anni. Ormai non c’è più speranza per questi patrimoni anche se si dovesse trovare una soluzione per il deterioramento del pianeta.
Sono 460 in totale i ghiacciai che potrebbero scomparire del tutto nei prossimi decenni. Tra questi troviamo i ghiacciai africani del Kilimanjaro, del Kenya e Rwenzori-Virunga. In Europa e in America ci sono altrettanti siti in pericolo: le Dolomiti in Italia e i Pirenei tra Francia e Spagna sono tra questi. Anche i parchi nazionali di Yellowstone e Yosemite rischiano di deperire nel corso dei prossimi anni.
Nonostante per 17 tra i 50 luoghi in pericolo secondo Unesco non ci sia ormai più speranza, gli esperti hanno affermato che gli altri 33 potrebbero avere una speranza di salvarsi se si riducessero drasticamente le emissioni di gas effetto serra. Il grafico riporta la crescita sostanziale della produzione di gas negli ultimi sessant’anni: i livelli sono saliti esponenzialmente causando il deterioramento dell’ambiente.
L’Unesco ha anche dichiarato che tutti i ghiacciai patrimonio dell’umanità hanno subito un deterioramento incredibile negli ultimi vent’anni perdendo in media 58 miliardi di tonnellate di ghiaccio ogni anno. Il rischio per noi esseri umani è quindi la scarsità di acqua e un peggioramento della qualità di vita.
La speranza è che le emissioni di gas vengano ridotte in quanto sarebbe l’unico modo per poter mantenere in vita 33 dei 50 siti in pericolo secondo Unesco.
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