Quattro pesi della regione del Caucaso hanno siglato un importante accordo sulla sicurezza energetica nel Mar Nero. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen era presente alla cerimonia che ha sancito il patto.
Quali sono i paesi coinvolti e qual è l’obiettivo dell’intesa? Ecco cosa sappiamo.
Quattro paesi della regione del Caucaso, Azerbaigian, Georgia, Romania e Ungheria, hanno firmato un patto strategico per lo sviluppo di energia rinnovabile e trasporti. La cerimonia della firma si è tenuta a Bucarest e ha visto la partecipazione della Presidente della Commissione europea.
Ursula von der Leyen ha dichiarato che, a causa del conflitto in Ucraina, l’Europa ha dovuto abbondonare i combustibili fossili provenienti dalla Russia, e trovare nuove fonti di energia. Si sono quindi fatti avanti i paesi del Caucaso, i quali sono stati definiti “partner affidabili in campo di energia“.
Il progetto prevede la realizzazione di un cavo sottomarino, il quale collegherà il Mar Nero alla regione del Mar Caspio. Ciò avverrà sia per quanto riguarda la comunicazione digitale che l’energia. La Georgia sarà probabilmente il paese a beneficare di più in quanto le consentirà di avvicinarsi di più all’Europa. In aggiunta, la Georgia potrebbe diventare un vero e proprio hub elettrico, diventando così il centro del mercato dell’elettricità per l’Unione Europea; in questo modo ne andrebbe a beneficiare anche l’Ucraina.
Il progetto sarebbe una vittoria per entrambe le parti: l’Unione e il Caucaso meridionale, aiutandole entrambe a superare la crisi energetica e a integrare più facilmente fonti rinnovabili.
Ursula von de Leyen ha approfittato dell’occasione per comunicare il suo sostegno verso la Romania per l’adesione all’area Schengen. La Romania ha di fatto tutti i requisiti per entrare nell’area: la Commissione dovrà quindi lavorare rapidamente per facilitare la sua annessione quanto prima.
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