Il 24 gennaio 2003 ci lasciava Gianni Agnelli, celebre Avvocato noto per aver rappresentato il volto dell’industria italiana. Nato a Torino e nipote del Giovanni Agnelli – il fondatore della FIAT – ne diventerà presidente nel 1966 e passerà alla storia come leader di spicco e pensatore d’avanguardia.
In occasione dei vent’anni dalla sua morte si è quindi tornato a parlare delle sue gesta, ma non solo! Dai rapporti con la Juventus – della quale Agnelli è stato presidente a cavallo degli anni cinquanta – al legame con il marchio Ferrari – stella del Made in Italy conosciuta in tutto il mondo – per arrivare persino alla sfera più privata della sua vita.
Sposatosi una sola volta con l’amica d’infanzia Marella Caracciolo, da questo matrimonio verranno al mondo due figli, Edoardo e Margerita.
E proprio su quest’ultima sono stati puntati recentemente i riflettori.
La secondogenita della famiglia Agnelli è stata sposata per un breve periodo – dal 1975 al 1981 – con Alain Elkann, con il quale ha concepito i figli John, Ginevra e Lapo.
Attualmente la donna si trova sulla bocca dell’opinione pubblica a causa della disputa riguardante la divisione dell’eredità lasciatagli dall’Avvocato. A seguito della scomparsa della madre infatti, avvenuta nel 2019, l’intero patrimonio di 4,6 miliardi e il controllo delle società afferenti – tra le quali le quote di Dicembre – agli Agnelli sarebbe dovuto essere spartito equamente. Eppure non andò proprio così.
I pesanti dissidi avuti con i figli e l’azione legale mossa nei loro confronti l’hanno portata ad allontanarsi dall’intera famiglia, complice anche il nuovo matrimonio con il conte di origine francese Serge de Pahlen. Il nome però non ci è nuovo: Pahlen infatti è stato per anni manager della FIAT (fino al 2005, anno in cui pare abbia dovuto prendere le distanze causa un licenziamento condotto proprio da parte del primo figlio di Margherita, John Elkan). Con Margherita si sono conosciuti a Londra e dalla loro unione sono venuti al mondo cinque figli – Maria, Pietro, Sofia, Anna e Tatiana.
Il nome di Serge de Pahlen però non è stato portato all’attenzione solamente per i suoi rapporti con la famiglia Agnelli. Nello specifico in Francia si è tornato a parlare del conte a seguito della pubblicazione del libro “Putin’s People” ad opera di Catherine Belton. La giornalista britannica del Washington Post ha raccontato tale personaggio come uno dei molti associati al leader sovietico che avrebbero ottenuto posizioni di prestigio a seguito della vittoria al Cremlino del 1999.
Ovviamente le descrizioni proposte non sono piaciute ai vari protagonisti elencati nel libro – tra i quali non passa inosservato il noto ex proprietario del Chelsea, Roman Abramovich – e dunque via di querele!
Insomma, in vista dei vent’anni in ricordo della figura dell’Avvocato appare evidente come gli argomenti di conversazione non manchino. Tra diatribe per la spartizione di eredità, nuovi matrimoni, discussioni tra figli di padri diversi e accuse di diffamazione non si rischia certo di annoiarsi.
Il fil rouge che accomuna tutto? I soldi, ovviamente.
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