Li chiamno onorevoli ciuff ciuff.
30 grillini, 4 renziani, 2 leghisti, 1 parlamentare di Fratelli d’Italia e 1 del PD.
Non fossimo in Italia sembrerebbe l’inizio di una barzelletta, ma purtroppo non è così.
Carnet che ammontano a cifre da far girare la testa. Viaggi gratuiti sulle linee dei treni ad alta velocità adoperando un lasciapassare concesso a ben 38 – ormai ex – parlamentari.
A scoprire il vaso di Pandora è stata un’inchiesta de Il Foglio che indagando sull’agenzia convenzionata alla camera Carlson Wagonlit ha smascherato i furbetti. Nonostante ciò però non si sono voluti rendere noti i nomi, anche se l’appartenenza partitica risulta di per sé un dato rilevante.
30 di loro infatti sarebbero incaricati del Movimento 5 Stelle, di cui 10 ancora in carica.
Abbonamento gratuito? C’è chi ne avrebbe più bisogno
E pensare che solo qualche giorno fa è stata diffusa la storia di Giuseppina Giuliano, bidella presso il liceo artistico Boccioni di piazzale Arduino, Milano. Un pendolarismo estremo causato dall’impossibilità di trovare un alloggio negli inaccessibili mercati del nord. E dunque sveglia alle 3:30 della mattina, treno alle 5:09 e quattro ore e mezza di viaggio per poter percorrere la tratta Napoli-Milano. Per non parlare del rientro a casa, di rado prima delle 23:30. Tutti i giorni.
“Il mio stipendio è di 1.165 euro al mese, a Milano una stanza in condivisione costa almeno 650 euro ai quali dovrei comunque aggiungere le spese di sopravvivenza. Invece i treni mi costano circa 400 euro al mese” si racconta. “Quindi, fino a quando non troverò qualcosa di adatto alle mie possibilità, andrò avanti così”
Una vita fatta di sacrifici quella di Giuseppina.
Esattamente come quella dei virtuosissimi onorevoli che prima della fine della legislatura non si sono certo fatti mancare qualche vizietto.
A quanto ammonta il misfatto?
3.888 euro per il parlamentare ligure che attraverso l’agenzia Carlos Wagonlit ha fatto scorta di biglietti alta velocità per la tratta Genova-Roma.
1.345 euro per il deputato romano .
11.226 euro per il piemontese (No Tav!) che non si è di certo fatto scappare l’occasione di carnet gratuiti nel periodo estivo luglio-settembre. Come si può dire di no ad una bella vacanzina? Per di più quando il trasporto è incluso! Il tutto per una spesa totale di 82.520 euro.
Ma come possono accadere episodi del genere? Bisogna ricordare, come ha prontamente fatto la Camera, che i viaggi gratuiti valgono solo finché si è in carica e non possono dunque essere adoperati a seguito della fine del proprio mandato. Dunque, una volta persa la carica, allo stesso modo si perde il diritto all’utilizzo dei carnet. I controlli però non sono sufficientemente stringenti e con il solo possesso del codice ricevuto si può viaggiare indisturbati per sei mesi dalla sua attivazione.
A questo punto starebbe al buon senso del singolo. Ahimè, in questi casi, non rinvenuto.