Chi è Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano? Perché è nel mirino della Finanza?

Stefano Bandecchi si definisce un’imprenditore dai mille ruoli.

Conosciuto per essere il fondatore dell’Università Niccolò Cusano Telematica di Roma, è anche presidente della Ternana Calcio e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano. Una figura dalle mille risorse che però recentemente è finita nel mirino della Guardia di Finanza per una presunta maxi evasione fiscale riguardante proprio il progetto Unicusano, fondata a Roma nel 2006.

Un sequestro da 20 milioni di euro

Secondo le accuse mosse dagli investigatori, l’attività imprenditoriale di Unicusano avrebbe superato in interessi quelli relativi alla formazione ed all’insegnamento. L’Università telematica infatti è stata dichiarata come ente pubblico non economico e senza scopo di lucro attivo nella sola formazione universitaria e che dunque non dovrebbe operare in ambito commerciale. In questo caso invece è stato accertato che circa l’80% di tale patrimonio è stato riservato a diversi settori come compravendita immobiliare o acquisto di trasporti di lusso.

Alias, inserire una Rolls Royce, una Ferrari, un elicottero privato e vacanze in posti esotici tra i conti relativi all’Università equivale a contraffare la tassazione statale che altrimenti avrebbe un’aliquota più alta. E non si parla di pochi spicci, quando a mancare sarebbero circa 20 milioni solo tra il 2016 e il 2020.

In conferenza stampa gli investigatori hanno evidenziato che “risultano sostenuti dall’Unicusano costi per il noleggio di aeromobili e altri veicoli che consentissero all’indagato di seguire le trasferte calcistiche della Ternana Calcio. Per la partita disputata tra la pro Vercelli e la Ternana Calcio, oltre all’aeromobile, è stata noleggiata una limousine” All’ateneo sarebbero inoltre state addebitate spese personali – biglietti aerei, soggiorni presso strutture alberghiere, centri benessere – chiaramente estranee a quelle che dovrebbero essere le attività istituzionali del centro didattico.

Oltre a Bandecchi sono stati presi in causa anche due suoi collaboratori – Giovanni Puoti e Stefano Ranucci – che dal 2016 ricoprono la carica di legali rappresentanti dell’Istituto. Nessuno escluso dunque dal sequestro cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale capitolino, il quale ha stimato una cifra di circa 20 milioni di euro per il reato tributario contestato.

Non sembrano però scalfirlo le accuse mosse nei suoi confronti. Attualmente la preoccupazione principale ricade sul momento delicato attraversato dal team calcistico, che in piena apertura del mercato non ha potuto sostenere alcun acquisto a causa dei conti bloccati. In un intervento al Tg di AM Terni Television, il presidente della Ternana Calcio ha quindi ribadito che “il mercato della Ternana l’ha fatto la Guardia di Finanza (…) abbiamo solo calciatori in uscita e nessuno in entrata”.

In attesa del giudizio definitivo però, sussiste la presunzione di non colpevolezza.