Curiosità

Gran Torino, come finisce? Perché si chiama così? Curiosità sul film di Clint Eastwood

Gran Torino, film diretto dal grande Clint Eastwood, esce nelle sale nel 2008 e ottiene un enorme successo.

Narra la storia di Walt Kowalski, veterano della guerra in Corea, razzista, nazionalista, conservatore e arrabbiato con il mondo. La storia è ambientata a Detroit, luogo dove vengono svolte le riprese.

Walt vive nel quartiere popolare di Highland Park, nella periferia della città, dove vivono numerose famiglie di etnia Hmong, immigrati dall’Asia negli Stati Uniti, e dove la criminalità giovanile è estremamente diffusa. L’unica cosa a cui Walt sembra tenere veramente è la sua auto, una Ford Gran Torino.

Nella sua monotonia e apatia un giorno il protagonista assiste alle minacce di alcuni malviventi verso i figli dei suoi vicini, anche loro di etnia Hmong, e non può fare a meno di intervenire. Con questo gesto si guadagnerà la stima e l’affetto di tutta la comunità e inizierà piano piano a riscoprire il valore degli affetti.

Il film campione di incassi arriva a guadagnare fino a 270 milioni di dollari con un budget di partenza di 30 milioni. Molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica vince addirittura il David di Donatello nel 2009 come miglior film straniero.

Titolo, trama e curiosità

Grande curiosità ha riscosso il titolo del film, che in un primo momento sembra non avere un senso vero e proprio.

Gran Torino prende il nome dall’omonima macchina di Walt, una Ford Gran Torino alla quale il protagonista è particolarmente legato. Quest’automobile era in voga negli Stati Uniti durante gli anni sessanta e il suo nome è dovuto al fatto che in America la città piemontese è considerata una Dredoit italiana. A Torino si trova poi la sede della Fiat, dove il personaggio di Walt ha lavorato per una vita intera.

La Gran Torino è un remake della Ford Torino del 1972 e ha riscosso un enorme successo mediatico soprattutto nella sua versione del 1975 dopo essere apparsa nell’amata serie televisiva Starsky & Hutch.

L’auto sarà una vera e propria protagonista nel film e possiamo considerarla il motivo principale del rapporto che si creerà tra Walt e il figlio dei suoi vicini Thao.

Ulteriore curiosità che forse non tutti conoscono riguarda la scelta dell’etnia asiatica Hmong. Il film nasce dalla sceneggiatura di Nick Schenk, che iniziò a concepire la storia già negli anni ’90. Schenk era entrato in contatto con gli Hmong e si era lasciato ispirare dalla loro cultura decidendo di raccontarla sul grande schermo. Inviò la sceneggiatura alla Warner Bros che finì poi in mano di Eastwood, il quale apprezzò la trama del film, i temi che toccava e la trasformazione del protagonista.

Eleonora Colangeli

Recent Posts

“Guida con i piedi”: la stimolante storia di Nicholas Deplano, il 24enne ligure nato senza braccia che ha conquistato la patente

Con una Kia Picanto modificata da 9mila euro, guidata esclusivamente con i piedi, Nicholas racconta…

21 hours ago

La drammatica morte di Tobias Tappeiner, ora sotto inchiesta due carabinieri: poteva essere evitata la tragedia?

Mesi dopo lo schianto costatogli la vita, la Procura di Bolzano indaga due militari per…

4 days ago

Chi è Pino Piromalli: il boss “sfregiato” arrestato in un blitz del Ros

Ventisei arresti a Gioia Tauro, tra cui il boss della 'ndrangheta Pino “Facciazza” Piromalli in…

7 days ago

Ritrovati i manoscritti perduti di Céline: risolto il mistero che ha tenuto la letteratura in sospeso per un secolo

Dopo 75 anni emergono le carte che lo scrittore credeva irrimediabilmente perdute, tra cui Londra, appena…

1 week ago

Chi è Maria Bartiromo, la giornalista di Fox diventata cittadina italiana per meriti speciali (quali meriti speciali?)

Il governo ha deciso di concedere la cittadinanza a Maria Bartiromo, giornalista statunitense di origini…

1 week ago

Suicidio assistito in Sardegna: come funziona la nuova legge sul fine vita

La Sardegna ha approvato la legge sul suicidio assistito, diventando così la seconda regione italiana…

2 weeks ago