La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha ufficializzato la candidatura dell’Italia ad ospitare gli Europei del 2032. Lo ha fatto proponendo una lista di dieci città coinvolte: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. La decisione ha sollevato polemiche per l’assenza di Palermo. La FIGC ha però spiegato che l’obiettivo è evitare un’eccessiva dispersione delle partite su diverse isole. Tutto ciò è in linea con la richiesta dell’UEFA di organizzare il torneo in maniera sostenibile dal punto di vista ambientale. La scelta della Sardegna, oltretutto, con Cagliari come città candidata, è stata fatta sulla base del fatto che è avanti nella progettazione di un nuovo stadio, rispetto ad altre città come il capoluogo siciliano. Per maggiori informazioni sui tempi di selezione del paese vincitore e su dove si terranno invece gli Europei del 2024, ecco il nostro articolo dedicato.
Il “rivale” Turco
Gli impianti sportivi sono considerati il tallone d’Achille dell’Italia, a causa dell’arretratezza delle attuali strutture. In questo senso, la Turchia è in vantaggio, ma la FIGC spera che l’organizzazione degli Europei possa essere un’opportunità per accelerare la costruzione di nuovi stadi e colmare il gap con altri paesi europei. In Turchia, per esempio, l’età media degli impianti proposti nella candidatura è di circa 10 anni (che diverranno 20 nel momento della competizione). Turchia che tra l’altro è anche in corsa per ospitare gli Europei del 2028, insieme al connubio di forze di Gran Bretagna e Irlanda.
Questa sarebbe la prima grande competizione calcistica in Italia dai tempi di Italia 90′. Ovviamente a eccezione delle partite a Roma dell’Europeo itinerante del 2021, vinto dall’Italia allenata da Roberto Mancini. L’obiettivo della FIGC è quindi quello di utilizzare gli Europei del 2032 come stimolo per la costruzione di nuovi stadi e per migliorare l’infrastruttura sportiva del paese. Sappiamo bene quanto sarebbe importante risolvere quello che sta diventando uno dei problemi tipici del calcio italiano degli ultimi anni.
Gli stadi in cui si giocherebbe Euro 2032 Italia
Gli stadi in cui si giocherebbero gli eventuali Europei italiani sono perciò 10. Da quanto indicato nella candidatura sarebbero i seguenti: il Giuseppe Meazza per Milano (o, eventualmente, nel nuovo San Siro), l’Olimpico per Roma, l’Allianz Stadium per Torino, il Diego Armando Maradona per Napoli, il Ferraris per Genova (che dovrebbe sicuramente essere ammodernato). Proseguiamo con il San Nicola per Bari, il Franchi per Firenze (il cui piano di ristrutturazione è già stato presentato), il Dall’Ara di Bologna (che potrebbe subire modifiche), il Bentegodi per Verona e il nuovo Sant’Elia per Cagliari. Non mancano certo le polemiche per l’assenza di altre città e dei rispettivi stadi, oltre a Palermo, nella lista. Bergamo e Udine, rispettivamente con il Gewiss Stadium e la Dacia Arena, possono recriminare. Questi ultimi sono, tra le altre cose, due dei soli quattro impianti moderni gestiti direttamente da club calcistici in Italia.