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Certi amori non finiscono: Barça con l’accordo per il ritorno di Messi | Come faranno con il limite salariale?

L’attuale campione del mondo, Lionel Messi, è vicino a un ritorno al Barcellona, dopo aver trascorso le ultime due stagioni a Parigi con il Paris Saint-Germain. Messi ha valutato le offerte di Inter Miami e Rosario Central, nonché la proposta di rinnovo del PSG, ma alla fine avrebbe deciso di seguire il cuore e tornare nel club che lo ha visto crescere e vincere tutto. Secondo il quotidiano Sport, il presidente del Barcellona, Joan Laporta, ha incontrato più volte Jorge Messi, padre e agente di Lionel, trovando terreno fertile riguardo al possibile ritorno.

Il sacrificio contrattuale di Messi

Messi, il cui contratto con il PSG scade il 30 giugno, avrebbe a disposizione un contratto annuale con opzione fino al 2025, del valore di 25 milioni di euro lordi a stagione. Enorme sarebbe la riduzione delle cifre percepite rispetto ai faraonici ingaggi percepiti a partire dalle precedenti firme. I 25 milioni lordi (13 netti) non sono sicuramente pochi. Alla luce delle cifre percepite precedentemente manifestano la volontà dell’argentino di tornare in terra catalana. Basti pensare che nell’ultima stagione in maglia blaugrana la pulce percepiva quasi 4 volte lo stesso stipendio. Tuttavia, l’approvazione dell’entourage argentino e della Liga, con i noti limiti salariali, è ancora necessaria.

Lo scoglio del limite salariale

Per poter tesserare Messi in estate, il Barcellona deve tagliare i costi. La cifra massima di monte ingaggi per i catalani è attualmente di poco più di 648 milioni di euro. Tra qualche mese sarà molto meno, e occorrerà correre ai ripari. Per rientrare nei parametri, il club deve ridurre la propria massa salariale di circa 200 milioni di euro. L’obiettivo è che i costi siano pari al 60-70% dei ricavi. Il Barcellona aveva riportato i conti in ordine grazie ad una serie di operazioni straordinarie svolte durante la scorsa estate. In particolare, il club ha stipulato un accordo con Sixth Street per la cessione del 25% dei ricavi da diritti televisivi fino al 2047. Questa cessione viene divisa in due parti: il 10% ricade nel bilancio 2021/22 e il rimanente 15% in quello 2022/23. Inoltre, Socios.com e Orpheus Media hanno acquisito il 49% della filiale audiovisiva del club, i Barça Studios. Il tutto con una quota del 24,5% ceduta a ciascuna società. Queste operazioni hanno permesso al Barcellona di avere una certa disponibilità finanziaria per operare sul mercato. Si tratta però di leve economiche straordinarie che si esauriranno nel tempo. Javier Gomez, Direttore Generale della Liga, ha chiarito la situazione recentemente. In una serata di febbraio durante la presentazione dei nuovi limiti salariali per i club di prima e seconda divisione, infatti, dichiarava: «Il Barcellona ha fatto operazioni non ricorrenti che gli han consentito di coprire i costi. Per la prossima stagione dovrà continuare a portare avanti operazioni che gli consentano di mantenere la rosa che è stata costruita, oppure dovranno ridurre la massa salariale, o ancora un mix delle due cose», ha concluso Gomez.

La strategia del Barcellona

Per creare plusvalenze, il Barcellona sarebbe disposto a mettere sul mercato Ferran Torres e Ansu Fati. In caso di estrema necessità di operazioni a bilancio potrebbe arrivare a valutare anche offerte per Franck Kessie e Frenkie de Jong. I due centrocampisti hanno numerose richieste nei migliori campionati europei, in particolare l’olandese che fa gola al Man United. Cedere per comprare o tesserare i giocatori a parametro zero, come Ilkay Gündogan e Lionel Messi, sembra essere la strategia adottata dal club catalano per la prossima stagione.

Leonardo Gianelli

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