Marco Tarquinio lascia l’Avvenire.
Dal 5 maggio, il più longevo tra i direttori dei maggiori quotidiani italiani non sarà più alla guida del giornale della Conferenza episcopale italiana.
A dare la notizia è il Fatto Quotidiano, che spiega come Tarquinio “lascia il quotidiano della Cei dopo un lungo mandato”. Marco Tarquino è il direttore dell’Avvenire da ben 14 anni. Ha preso il timone nel 2009, dopo le dimissioni di Dino Boffo, colpito dalla campagna diffamatoria del Giornale di Vittorio Feltri.
Tarquinio ha esordito alla Voce, per poi approdare ad Avvenire nel 1994. Ha lavorato anche al Corriere dell’Umbria e in quotidiani come La Gazzetta e Tempo. Al quotidiano Cei, prima di assumere la direzione, ha guidato il desk centrale di Milano per due anni e la redazione romana per 10 anni dal 1997 al 2007, fino a diventare vicedirettore con Boffo.
Sin dall’invasione russa e dallo scoppio della guerra in Ucraina, l’Avvenire e il suo direttore si sono schierati in una linea pacifista e fortemente critica riguardo l’invio di armi in Ucraina. Tarquinio ha avuto il coraggio di uscire dal branco e di sostenere con fermezza quella che è un’idea condivisa da pochissimi.
Tarquinio ha partecipato in prima persone a diverse iniziative del movimento LGBTQ+ tra cui l’evento La pace proibita insieme a Michele Santoro e la marcia notturna Perugia-Assisi.
È stato un punto di riferimento per il quotidiano ed è riuscito a resistere all’erosione delle copie, che ha facilitato invece praticamente tutti gli altri grandi quotidiani. In un periodo di crisi il giornale di Marco Tarquinio è riuscito a resistere anche sotto il profilo delle vendite, con una diffusione complessiva superiore alle 100mila copie giornaliere.
Il futuro dell’Avvenire e di Tarquinio
Il nome del successore non è stato ancora deciso, ma sembrerebbe probabile l’opzione di un ricambio interno con Marco Girardo come preferito. Girardo è l’attuale caporedattore del servizio economico della redazione di Milano, è autore e conduttore di format economici sul network radiofonico InBlu2000.
Alla base del passaggio di testimone sembrerebbe esserci l’intenzione di potenziare il digitale, compito per cui Girardo viene ritenuta la persona giusta. Girardo, 51enne goriziano di origine e milanese d’adozione, dal 2020 cura inoltre il progetto editoriale multimediale L’economia civile.
Tarquinio, in pensione, resterà al quotidiano come editorialista principale. Per il suo futuro si parla di una carriera politica, ma nulla di certo. Le voci che ritengono che sia in procinto di iniziare un percorso politico si poggiano soprattutto sui buoni rapporti che Tarquinio ha con Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle e con Michele Santoro.