L’isola di Santorini, famosa destinazione turistica greca, rappresenta una delle mete più belle del mondo. Il tutto grazie alla sua caratteristica morfologia, di origine vulcanica. Infatti, l’isola è stata formata da una delle più grandi eruzioni mai avvenute, circa 3.600 anni fa, che ha distrutto l’antica città di Santorini. Questa enorme eruzione aveva anche portato alla fine della civiltà marinara minoica. Tuttavia, secondo i geologi, la minaccia di una nuova eruzione è sempre presente, poiché l’isola fa parte dell’Arco Vulcanico Ellenico. Questo è uno dei più importanti campi vulcanici d’Europa, che ha visto oltre 100 eruzioni negli ultimi 400.000 anni.
La minaccia del vulcano Kolumbo
Il vulcano sottomarino più attivo e potenzialmente pericoloso del Mediterraneo orientale, il Kolumbo, si trova a soli 3 km a nord-est di Santorini e fa parte dello stesso sistema vulcanico. Nonostante sia silenzioso da quasi 400 anni, gli scienziati sono preoccupati per il risveglio del Kolumbo. L’ultima volta che ha eruttato, nel 1650, ha causato la morte di 70 persone e uno tsunami di 12 metri. Inoltre, sono stati registrati forti terremoti, scosse di assestamento, gas tossici e pennacchi di fumo. Per questo motivo, il vulcano viene monitorato costantemente dagli scienziati, che temono gli effetti di una possibile esplosione del Kolumbo, in grado di causare danni considerevoli. Nel 2020, l’agenzia di protezione civile greca ha presentato un piano di 185 pagine per affrontare le conseguenze di una possibile attività vulcanica di Santorini.
Le missioni di ricerca nella zona
La missione della nave JOIDES Resolution a Santorini rappresenta uno dei tanti sforzi compiuti per monitorare la situazione del vulcano Kolumbo. La nave ha portato nell’area un laboratorio galleggiante e ha trivellato a oltre 8.000 metri sotto la superficie del mare. Il tutto con il fine di raccogliere sedimenti mai raggiunti prima e ricostruire la storia del vulcanismo dell’area. I risultati della spedizione dovrebbero aiutare gli scienziati a prevedere le eruzioni future e a comprendere il comportamento di altri vulcani attivi in tutto il mondo. Inoltre, si stanno studiando i legami tra terremoti e vulcani.
La spedizione JOIDES Resolution non è il primo studio importante dell’area. Nel 2019, la NASA ha finanziato una spedizione innovativa a Kolumbo, dove è stato scoperto un “oceano extraterrestre con forme di vita che si possono trovare su altri Pianeti” nel fondo del suo cratere. Inoltre, è stata scoperta una camera magmatica precedentemente non rilevata sotto Kolumbo, che potrebbe essere la chiave per comprendere l’attività sismica di questa regione.
L’avvertimento da parte degli esperti
Nonostante la situazione attuale sia tranquilla, i geologi hanno avvertito che si potrebbe verificare di nuovo una grande eruzione del vulcano Kolumbo. Quando ciò avverrà, il vulcano potrebbe produrre una colonna eruttiva alta decine di chilometri e scatenare anche uno tsunami. Nonostante ci sia un piano per affrontare le conseguenze di un’eventuale attivazione del gruppo vulcanico di Santorini, questo rimane ancora nel cassetto, in attesa di conferme sull’attività del vulcano. In attesa di questi sviluppi, i turisti si preparano a godersi una nuova vacanza sull’isola greca, che al momento non presenta alcun pericolo per la loro sicurezza.