È venuto a mancare all’età di 90 anni Guido Bodrato, figura di spicco della Democrazia Cristiana durante gli anni della Prima Repubblica. Bodrato, membro della DC, ricoprì più volte il ruolo di deputato, ministro e parlamentare europeo. Originario di Monteu Roero, in provincia di Cuneo, prima di entrare nella politica nazionale, ebbe un lungo mandato come consigliere comunale a Torino. In qualità di commissario, guidò lo scioglimento della DC e la nascita del Partito Popolare Europeo. Negli ultimi anni, era rimasto attivo su Twitter come commentatore politico. La notizia della sua morte è stata comunicata tramite il suo profilo Twitter. La moglie di Bodrato, Irma Gallo, era deceduta il 20 aprile di quest’anno, all’età di 88 anni. Ripercorriamo la carriera di Bodrato.
La carriera politica di Guido Bodrato in Italia ed Europa è stata rilevante. Fu parlamentare per sette legislature, dal 1968 al 1994. Occupò diversi incarichi ministeriali, tra cui Ministro dell’Istruzione (dal 1980 al 1982), Ministro del Bilancio (dal 1982 al 1983) e Ministro dell’Industria (dal 1991 al 1992), sotto i presidenti del Consiglio Forlani, Spadolini, Fanfani e Andreotti. Fu stretto collaboratore di Benigno Zaccagnini, segretario della DC dal 1975 al 1980, scomparso nel 1989. Inoltre, ricoprì la carica di vicesegretario del partito tra gli anni Ottanta e Novanta. La sua esperienza parlamentare terminò nel 1994 con l’avvento della Seconda Repubblica e di Silvio Berlusconi. A proposito di quest’ultimo, Bodrato dichiarò: “L’ho combattuto. E più volte l’ho anche incontrato. Un giorno mi arrivò un pacco con venti libri della Mondadori e dentro un suo biglietto: ‘Al più leale dei miei avversari'”.
Tuttavia, la sua presenza nel mondo politico andò oltre. Dopo lo scandalo Tangentopoli, che simbolicamente pose fine alla Prima Repubblica e portò a un radicale cambiamento nel sistema dei partiti italiani, Bodrato fu nominato commissario della DC. In quel periodo, svolse un ruolo chiave nello scioglimento del partito e nella sua trasformazione in Partito Popolare Italiano. Bodrato aderì al PPI e dal 1995 al 1999 diresse il quotidiano “Il Popolo“. Nel 1999, venne eletto al Parlamento europeo, incarico che ricoprì fino al 2004. Nel 2002, il Partito Popolare si fuse con la Margherita, uno dei partiti da cui nacque successivamente il Partito Democratico (PD).
Nel mondo della politica, molti esponenti hanno reso omaggio alla memoria di Guido Bodrato. Tra questi, l’ex segretario del PD, Enrico Letta, ha scritto: “Mi inchino di fronte a un grande maestro della buona politica. Generazioni intere di cattolici democratici si sono formate e si formeranno ancora seguendo il suo esempio”. Anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, originario di Cuneo e che ha iniziato la sua carriera politica con la Democrazia Cristiana, ha ricordato Bodrato affermando: “Ho sempre ascoltato con rispetto ogni sua riflessione, perché sin dal primo momento ho percepito di avere di fronte una persona integra, limpida, libera, colta, aperta e rispettosa”.
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