Tutti conoscono Canale 5, pochi sanno invece la sua storia.
Canale 5 è uno dei canali TV più visti in Italia, trasmette moltissimi programmi orientati principalmente a un pubblico adulto, offrendo soprattutto intrattenimento, cinema e telefilm.
È stato uno dei primi canali televisivi italiani privati e inizia ad ottenere importanza a livello nazionale negli anni ’90, quando la legge Mammì diede la possibilità anche alle reti televisive private di trasmettere in diretta nazionale. Da questo momento ha iniziato a spiccare il volo, trasmettendo programmi seguitissimi come il Grande Fratello e Amici.
Canale 5 come la conosciamo oggi è nata dalla fusione di cinque emittenti del Nord Italia: Telemilano58, TeleEmiliaRomagna, TeleTorino, VideoVenero e A&G Television.
C’è da dire però che Canale 5 non esisterebbe senza Telemilanocavo, antenata di Telemilano58 che fu acquistata da un giovane Silvio Berlusconi per il simbolico prezzo di una lira.
La storia di Telemilanocavo però inizia ancora prima di Berlusconi, quando Giacomo Properzj, al tempo impiegato di banca e poi esponente di spicco del Partito Repubblicano, ebbe un’intuizione che si rivelò geniale.
Era il 1974 quando in un seminterrato di Milano 2 Giacomo Properzj fondò Telemilanocavo, una televisione condominiale.
In quegli anni di cambiamenti, si iniziarono ad affermare le prime televisioni private via cavo e un giorno parlando con l’amico Vittorio Moccagatta, Giacomo Properzj si rese conto che a Milano 2 avevano un impianto centralinizzato di trasmissione via cavo.
Insieme al suo compagno di partito Alceo Moretti affittò un locale, prese in leasing le attrezzature e fondò Telemilanocavo.
Gli spettatori erano i residenti di Milano 2 e delle zone vicine e il canale televisivo mandava in onda le assemblee condominiali, le iniziative di quartiere e grazie a Mondadori anche i documentari naturalistici e sulla Ferrari.
La popolarità aumentava, ma i costi erano molto elevati e dopo l’emigrazione in Brasile di Moretti Giacomo Properzj si ritrova da solo e con tanti costi da sostenere. Il lavoro in banca gli permetteva una vita dignitosa, ma i canali via cavo erano cari da mantenere e il guadagno in banca non bastava per mantenere le spese di una televisione.
Qui entrò in gioco Silvio Berlusconi, che nel 1976 rilevò per la cifra simbolica di una lira il canale televisivo, accollandosi anche i 18 milioni di lire di debiti, la maggior parte dei quali per affitti non pagati e Edilnord.
Dopo l’acquisto l’emittente venne ribattezzata Telemilano58 e adottò il marchio del biscione col fiore in bocca. Solo nel 1980 nacque ufficialmente Canale5 con l’unione di cinque emittenti del Nord Italia.
Properzj rimase un anno nel consiglio di amministrazione e venne poi liquidato con 370 mila lire. Divenne un politico ben noto, sindaco di Segrate, presidente della provincia di Milano e presidente prima di Aem e poi di Atm. Fino all’arresto durante la stagione di Mani Pulite per un giro di tangenti.
Riguardo alla decisione di vendere Telemilanocavo dice di non essere pentito, non sarebbe mai stato in grado di sostenere gli investimenti milionari sostenuti da Berlusconi.
Le strade di Berlusconi e Properzj dopo la vendita di Telemilanocavo non si sono più incrociate.
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