Dopo la scomparsa del cavaliere Silvio Berlusconi, si è discusso molto sul luogo di sepoltura dell’ex premier e sul famoso mausoleo costruito nella sua villa di Arcore dallo scultore Pietro Cascella. La questione ha scatenato anche polemiche: “A causa di una legge ridicola, non può essere tumulato nella sua villa”, aveva dichiarato Vittorio Sgarbi. Tuttavia, le cose sono andate diversamente: Berlusconi riposerà nel suo mausoleo a Villa San Martino, dopo la cremazione che avverrà domani a Valenza, in provincia di Alessandria.
Secondo Tommaso Cascella, scultore e pittore e figlio di Pietro Cascella, tutto ha avuto origine a Milano durante una mostra tenuta presso la galleria Gianferrari. È lì che si è svolto l’incontro tra Silvio Berlusconi e suo padre Pietro, anch’egli scultore, come tutta la sua famiglia da molte generazioni. Questo incontro ha portato a un’amicizia duratura. Tommaso racconta: “Berlusconi era un imprenditore milanese di successo e l’incontro con Pietro Cascella è stato inaspettato perché Berlusconi preferiva l’arte figurativa, mentre mio padre era completamente contemporaneo”.
Uno dei primi lavori che l’ex premier ha commissionato a Cascella è stato proprio il mausoleo. Inizialmente, l’idea era di creare un mausoleo per il padre di Berlusconi, Luigi, ma fin dall’inizio era destinato a diventare anche la sua tomba. L’opera era splendida, al di là del luogo e della funzione. Rappresentava una grande costellazione che rimandava all’infinito, al mistero dell’Universo, ed era completamente laica. Nella parte inferiore si trovava la vera tomba, dove voleva seppellire tutta la famiglia e in seguito anche i suoi collaboratori. In sostanza, c’era l’idea di una tomba di famiglia rappresentata da una catena di mani unite.
Tommaso Cascella spiega che il legame tra suo padre e Berlusconi era sia artistico che finanziario. Essere scultori era una professione estremamente difficile perché si creano cose che poi devono essere realizzate, e ciò comporta costi elevati. Quindi trovare un committente che ti dia lavoro è come per un regista trovare un produttore che finanzi un colossal. Per mio padre, il mausoleo è stato un piccolo colossal.
Pietro Cascella ha continuato a collaborare con Silvio Berlusconi per altre opere. Quando Berlusconi è entrato in politica, mio padre glielo ha sconsigliato, ma ha capito che per il cavaliere era una scelta quasi obbligata. Successivamente, su impulso di Sandro Bondi, sindaco di Fivizzano, dove vivevamo, Berlusconi ha candidato mio padre con Forza Italia. In realtà, questa candidatura ha provocato un grande conflitto in famiglia perché la famiglia Cascella era di sinistra, compreso mio padre. Faceva campagna elettorale con discorsi da comunista. Fortunatamente, non è stato eletto per soli pochi voti. Ma sì, mio padre è stato completamente sedotto da Berlusconi.
Dopo le esequie, i resti mortali dell’ex premier saranno cremati presso il Tempio Crematorio Valenziano Panta Rei, in provincia di Alessandria. Berlusconi non sarà tumulato nel mausoleo di Cascella, che è stato costruito per essere la tomba di amici e parenti più stretti. La cremazione è stata una scelta che Silvio Berlusconi aveva già fatto per i resti di suo padre Luigi e di sua madre Rosa. I coniugi Berlusconi, inizialmente sepolti presso il Cimitero Monumentale di Milano, sono stati cremati e trasferiti ad Arcore qualche tempo fa.
Vittorio Sgarbi, amico critico d’arte, racconta che quando gli ha chiesto dove fossero i genitori, Berlusconi l’ha portato nella cappella tardo-barocca di Villa San Martino, dove sull’altare si trova un dipinto di Procaccini chiamato “Il Giudizio“, con le due urne dei genitori ai lati. Questo fatto fa pensare a Sgarbi che Berlusconi riteneva la cremazione una soluzione praticabile anche per sé. Infatti, il trasferimento dei genitori dal Monumentale ad Arcore è stato un’operazione recente e complessa, che richiedeva una riflessione coerente e logica, la quale potrebbe essere applicata anche a se stesso. Quando gli viene chiesto se Berlusconi volesse essere cremato, Sgarbi risponde che non ricorda di alcuna controindicazione, poiché Berlusconi aveva già scelto la cremazione per i suoi genitori.
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