John Goodenough, scomparso lo scorso 25 giugno all’età di 100 anni, era l’uomo più anziano ad aver vinto un premio Nobel, ed è stato tra i padri della batteria al litio, contribuendo a trasformare radicalmente il mondo in cui viviamo, e la storia della tecnologia.
Il suo lavoro ha trasformato la società, giocando un ruolo di primo piano nell’evoluzione degli ultimi decenni. Eppure, non molti conoscono il nome di John Goodenough, l’inventore della batteria al litio. Premio Nobel per la chimica nel 2019, Goodenough ha completamente trasformato con le sue invenzioni il mondo della tecnologia. Basta solo pensare a tutto ciò che si basa su un’alimentazione a ricarica: cellulari, computer, pacemaker, auto elettriche. Nato a Jena nel 1922, in Germania ma da genitori americani, Goodenough è cresciuto negli Stati Uniti, e ha prestato servizio durante la Seconda guerra mondiale nell’esercito statunitense in quanto meteorologo. In seguito, ha ottenendo un dottorato in chimica all’Università di Chicago, iniziando la sua carriera al Massachusetts Institute of Technology. Le sue più importanti scoperte avvennero negli anni Settanta e Ottanta in Inghilterra.
Dal 1976 al 1986 è stato infatti capo del laboratorio di chimica inorganica dell’Università di Oxford. Nel 1979, Goodenough è stato capace di sviluppare il lavoro precedente di Michael Stanley Whittingham, utilizzando un ossido di litio cobalto come catodo. Ha così scoperto che poteva duplicare la capacità delle batterie agli ioni di litio. Le batterie al litio sono state le prime veramente portatili e ricaricabili e hanno impiegato più di un decennio per svilupparsi. Goodenough, Whittingham e Yoshino hanno fatto scoperte uniche che hanno gettato le basi per lo sviluppo di una batteria ricaricabile commerciale. Il lavoro di Whittingham negli anni ’70 ha sfruttato la tendenza del litio, il metallo più leggero, a cedere i suoi elettroni per creare una batteria in grado di generare poco più di due volt. Nel 1980, Goodenough ha raddoppiato la capacità della batteria a quattro volt utilizzando l’ossido di cobalto. Il lavoro di Yoshino negli anni ’80 ha eliminato il litio puro, troppo volatile, utilizzando gli ioni di litio che sono più sicuri. Le prime batterie commerciali leggere, sicure, sono entrate nel mercato nel 1991.
Proprio con Whittingham e il giapponese Akira Yoshino, quattro anni fa John Goodenough ha condiviso il premio Nobel, diventando la persona più anziana a ricevere questo riconoscimento. Aveva 97 anni, e stava ancora insegnando e svolgendo ricerche su materiali per batterie e ingegneria dello stato solido. Pioniere della tecnologia contemporanea, Goodenough è morto il 25 giugno in una residenza per anziani ad Austin. L’annuncio è stato dato dall’Università del Texas, dove lavorava da quasi quarant’anni. L’Università lo descrive come un “mentore, un brillante, ma allo stesso tempo umile, inventore”.
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