Per promiscuità si intende la pratica di avere frequenti rapporti sessuali occasionali con partner diversi e secondo il più recente studio di David Schmitt, il fondatore dell’ International Sexuality Description Project della Università di Bradley, è l’Australia con i suoi 360.14 punti il paese più promiscuo al mondo. La classifica è stata stilata tenendo conto di sei fattori.

I sei fattori da cui dipende la promiscuità

A) Età a cui si perde la verginità. Questo dato è indice di un diverso approccio ai rapporti sessuali: più è bassa l’età, più è frequente il sesso.

B) Il numero medio di partner. Il punteggio diminuisce al diminuire del numero.

C) La presenza di malattie sessualmente trasmissibili. La presenza di malattie come l’HIV è la conseguenza di un maggior livello di promiscuità nella popolazione.  Più è alto il numero, più è alto il punteggio.

D) La percentuale di persone che non accetta il sesso prima del matrimonio. L’influenza del giudizio morale condiziona il tasso di promiscuità in senso direttamente proporzionale.

E) La legalizzazione della prostituzione. Ogni paese in cui la prostituzione è legale guadagna 50 punti, 25 se è parzialmente legalizzata, 0 se è totalmente vietata.

F) Il divieto di sesso pre-matrimoniale. I punti che vengono detratti nel caso in cui sussista un vero e proprio divieto di sesso pre-matrimoniale sono 25.

La classifica

Il podio è conquistato rispettivamente da Australia, Brasile e Grecia. Non a caso, secondo una ricerca firmata Durex, questi sono tra i tre paesi in cui si perde più precocemente la verginità, con una media di 16 anni. L’Italia, nonostante in media si preferiscano relazioni più stabili rispetto a quelle di “una notte e via”, si posiziona al settimo posto con i suoi quasi 318 punti, mentre ultima è l’India che non arriva neanche a 270 punti. Ciò può sorprendere se consideriamo che, dopo la Cina, l’India è il paese più popoloso al mondo ma in realtà il dato riflette la salita al governo di un partito conservatore che da anni cerca di far approvare dal parlamento una legge per alzare da 16 a 18 la cosiddetta “età del consenso“. Inoltre dalla classifica emerge non solo che in Indonesia il 98% della popolazione è contro il sesso prima del matrimonio ma che questo è addirittura vietato. Anche in Malesia fare sesso prima del matrimonio è considerato un crimine, un dato legato all’elevatissimo numero di aderenti alla Sharìa, la legge islamica. Secondo il Corano infatti la fornicazione è “cosa turpe e un triste sentiero”.