È deceduto a Roma lo scorso 8 luglio il cantautore Luciano Rossi, nell’indifferenza della televisioni e delle testate giornalistiche, perché la notizia è stata divulgata dalla figlia Ilaria Rossi solo l’8 Settembre 2023.

L’artista ha vissuto sino all’età di 77 anni. Nato il 5 settembre del 1945 a Roma, inizia la carriera di cantautore nei primi anni 70: fa ascoltare il proprio repertorio agli addetti ai lavori e dopo aver ottenuto un contratto con la casa discografica Ariston, nel 1972 incide il suo primo long playing, “Esaltarsi” che passa pressoché inosservato.

Il nome di Rossi inizia a circolare nel 1974, quando uscita la canzone “Ammazzate oh”, diventò celebre per il romanesco utilizzato nel testo, che rafforzò il suo legame con la città agli occhi del pubblico. La canzone che sembrava in un primo momento destinata all’insuccesso, segnò invece il suo grande trionfo soprattutto grazie a Maurizio Costanzo che la scelse come sigla di “Quarto programma”, trasmissione curata dal presentatore.

 Nel corso della sua lunga carriera Luciano Rossi ha scritto diversi brani di grande successo per altri artisti: “Ritornerà” cantata da Little Tony e la canzone “Se mi lasci non vale” per Julio Iglesias, solo per ricordarne alcuni. 

In particolare pochi sanno che prima del cantante spagnolo fu lo stesso Rossi a interpretare il singolo nel 1976 e lo incluse nel proprio album Aria Pulita“. Tuttavia fu solo con Iglesias che fu portata al successo internazionale, la cui versione è quella rimasta più nota al grande pubblico dopo la sua presentazione al Festival di Sanremo. Il testo della canzone narra con il tono ironico tipico di Rossi la travagliata storia d’amore di una donna che, a causa del probabile tradimento del compagno , decide di lasciare “la valigia sul letto” per un “lungo viaggio” e lui che la implora di tornare perché “quando un uomo tradisce, tradisce a metà”. 

Ancora, aveva scritto anche canzoni che poi vennero interpretate da Edoardo Vianello e Wilma Goich, da Ornella Vanoni, da Bobby Solo, da Nicola Di Bari e da Lando.

Si contano 14 album prodotti dall’artista , che realizzò altresì colonne sonore, come quella del film “Questo o quello” con Nino Manfredi e Renato Pozzetto.

Luciano Rossi si distinse anche per il suo impegno nelle vesti di  produttore dell’artista Rita Forte e per lei scrisse la canzone “Le donne sono un’altra cosa” che diventò poi la sigla conclusiva della trasmissione di Luciano Rispoli.