A 92 anni si è spento in una clinica di Roma il paroliere Franco Migliacci.
Francesco, detto Franco, nacque a Mantova nel 1930 per poi trasferirsi in giovanissima età a Firenze, dopo che qui venne trasferito il padre, maresciallo della Guardia di finanza, nel 1934. Dopo aver completato gli studi, cominciò a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Partecipò ad un concorso di recitazione e così ottenne una piccola parte in un film di Nino Taranto, attore e regista napoletano.
Dopo la prima esperienza nel cinema, decise di trasferirsi stabilmente a Roma per dedicarsi a tempo pieno alla recitazione, partecipando a un totale di 18 pellicole e a diversi sceneggiati Rai.
Amava l’arte, in tutte le sue forme.
Tra le altre cose fu anche illustratore, e disegnò storie per i giornali per bambini: Bambola e Lupettino diretti da Nino Capriati, Il Pioniere diretto da Gianni Rodari.
Dal 2003 al 2005 fu presidente della Siae, ma decise di dimettersi dopo le polemiche innescate di alcuni iscritti, tra cui Gino Paoli, che non lo ritenevano rappresentativo. Migliacci era sposato con Gloria Wall con la quale ha avuto tre figli: Francesco Junior, Ernesto e Laura
La carriera come paroliere cominciò nel 1957.
Franco Migliacci, una carriera di successi
In una giornata che si prospettava negativa, Migliacci, preso dallo sconforto, ebbe un’intuizione: mandare “a quel paese il mondo” dipingendosi le mani e la faccia per sparire nel blu, dipinto di blu.
Modugno si entusiasmò all’idea.
Durante 6 mesi di lavoro, il cantante ebbe l’intuizione del ritornello “Volare oh oh”, accompagnato dal gesto liberatorio delle braccia spalancate come se fossero ali. Nel 1958 viene pubblicata la canzone Nel blu dipinto di blu, presentata al Festival di Sanremo, dove si classifica al primo posto, e all’Eurovision Song Contest (in programma ad Hilversum, Paesi Bassi), dove si classifica al terzo posto, diventando in brevissimo tempo un successo planetario.
Negli Stati Uniti fu prima in classifica per 5 settimane, l’unica volta per una canzone italiana, ed è anche stata la canzone più venduta, con ben 19 milioni di copie.
Nel 1959 la canzone vinse due Grammy come Canzone dell’anno e come Disco dell’anno.
Volare fu soltanto la prima tappa di una lunga collaborazione con Modugno che continuerà con brani di grande successo come Pasqualino Maragià, Io e Farfalle e terminerà nel 1960.
In questo periodo scrisse per Mina, Milva, Gianni Meccia, Fred Bongusto, Rita Pavone, Giancarlo Guardabassi e Patty Pravo, ma i successi più grandi arrivano con Gianni Morandi, per il quale scrive canzoni rimaste nella storia come Andavo a cento all’ora, Fatti mandare dalla mamma, In ginocchio da te e soprattutto C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones.
Ed è proprio Morandi a ricordarlo con queste parole: “Sono profondamente commosso dalla scomparsa di Franco Migliacci, con lui se ne va una persona che ho avuto la fortuna di incontrare e che ha cambiato completamente la mia vita e la mia carriera. A Franco, oltre alla profonda stima, mi ha sempre legato un grandissimo affetto personale. È stato lui, nei primissimi anni ’60, a convincere la casa discografica RCA italiana a credere in me. Gli sarò per sempre grato e sono certo che le centinaia di canzoni che ha scritto, compresa la leggendaria ‘Nel blu dipinto di blu’ composta con Modugno, lo manterranno vivo nella memoria di tutti noi”.
Noi crediamo che la capacità di Franco di catturare l’essenza delle emozioni umane in versi ha reso le sue canzoni immortali. La sua musica è un tributo alla passione, all’amore e alla gioia ed è per questo che rimarrà per sempre una pietra miliare nella storia della musica italiana.