Esteri

Dubai, un anno di prigione per aver toccato il braccio di un agente | La storia da incubo di una studentessa americana

Ultima fermata Dubai!

Può essere considerata una vera disavventura da film thriller quella capitata ad una studentessa americana di 21 anni che avrebbe dovuto semplicemente transitare da Dubai per tornare a New York da Istanbul.

Elizabeth Polanco De Los Santos, 21 anni, stava tornando a casa il 14 luglio: aveva infatti deciso di andare in vacanza insieme ad un’amica dopo aver perso di recente, alla giovane età di 44 anni.

Ma quella che doveva essere un momento di distrazione si è trasformato in un vero e proprio incubo.

E’ stata infatti condannata a un anno di reclusione per aver semplicemente toccato il braccio di un agente doganale dopo essere stata perquisita a causa del ferretto nella sua fascia medica.

Elizabeth intendeva transitare per Dubai solo per sei ore, ma è lì ormai da mesi e ha già perso 50.000 dollari (41.000 sterline) in spese legali.

La ricostruzione dei fatti

Il personale dell’aeroporto di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, l’avrebbe fermata per procedere ad una perquisizione.

La ragazza indossava allora un compressore in vita a causa di un intervento chirurgico al quale era stata sottoposta di recente. Sarebbe stata portata in una stanza privata dove gli agenti gliel’avrebbero tolta, provocandole dolore, secondo quanto ha raccontato la madre a Radha Stirling, fondatrice dell’organizzazione benefica Detention in Dubai che rappresenta le persone che combattono azioni legali negli Emirati Arabi Uniti.

Solo che, nel momento in cui ha indossato l’indumento con “molte spille, che devono essere allungate ai bordi per attaccare insieme piccole spille sottili vicino al corpo”, gli agenti si sono rifiutati di aiutarla, ridendo invece della studentessa seminuda.

Fu in quel momento che Elizabeth Polanco toccò “delicatamente” il braccio di uno di loro, che era posizionato davanti alla porta, per sporgersi nell’apertura e chiamare “disperatamente” in aiuto l’amica. Gli agenti doganieri hanno invece accusato Elisabetta di averli aggrediti e insultati.

Elizabeth è stata tenuta in una stanza per diverse ore mentre l’ufficiale sporgeva denuncia contro di lei. Ha firmato un modulo in arabo e le è stato permesso di lasciare l’aeroporto, ma poche ore dopo le è stato imposto il divieto di viaggio.

In più, oltre ad essere umiliata e traumatizzata dal personale dell’aeroporto, Elizabeth ha sofferto per mesi il dover restare in un Paese costoso, pagare avvocati costosi e perdere gli studi universitari.

Nonostante abbia pagato la grossa somma10.000 AED (2.180 sterline), che di solito viene imposta a titolo di risarcimento, i funzionari doganali hanno presentato ricorso e ora lei è stata condannata a un anno di reclusione.

Radha Stirling ha commentato: “I cittadini americani devono essere consapevoli che Dubai è un luogo pericoloso da visitare. Qualsiasi Paese in cui una semplice accusa non provata può comportare una lunga reclusione è una scelta inaccettabile per i turisti e Dubai deve lavorare duro per fermare questo tipo di abuso legale”.

Vittoria Serino

Recent Posts

Educazione sessuale, in Italia è ancora un miraggio (e siamo tra i più indietro in Europa)

L’Italia purtroppo rimane uno di quei Paesi europei dove l’educazione sessuale ancora non è stata…

2 hours ago

L’incredibile presa di posizione del New York Post contro Zohran Mamdani

Lo storico giornale repubblicano attacca duramente il candidato sindaco social democratico, favorito secondo gli ultimi…

2 days ago

Quella volta che Gandalf sbatté la testa (e fece la storia del cinema)

Arriva finalmente la verità sull'iconica scena della testata di Gandalf, per tutti un caso, oggi…

4 days ago

4 a.m. è il debutto romanzesco di Antonio Rampino, tra criminalità e disturbi mentali

Antonio Rampino ci pone al centro di un dibattito etico lungo millenni, non per trovare…

5 days ago

Panico per le password Gmail rubate: cosa è realmente successo (e cosa fare in caso di furto)

Un po' di chiarezza sull'ultima presunta fuga di dati di Google, e qualche consiglio per…

6 days ago

Amore, guerra e radici: Licio Bossi racconta “Ci vediamo a Trieste”

Trieste tra amore e Grande Guerra: Licio Bossi racconta “Ci vediamo a Trieste”, storia vera…

1 week ago