Esteri

Sta tornando la peste bubbonica? Grande preoccupazione per la morte di un uomo negli States

Non si sentiva una notizia del genere dal Medioevo: un uomo è morto di peste bubbonica.

Ci troviamo negli Stati Uniti, più precisamente in Colorado, qui un uomo, la cui identità rimane al momento nascosta, ha contratto la malattia. I funzionari sanitari stanno ora indagando sulla casa e sulla famiglia della persona morta a causa della rara infezione.

A dire il vero il caso non è il primo caso degli ultimi anni. Già l’anno scorso, a Giugno, sempre in Colorado, un uomo morì per la stessa causa.

Tiffany Switzer, della Juan Basin Public Health, che sta indagando sul caso, ha dichiarato: “Se da un lato questa malattia è molto rara, dall’altro è importante essere consapevoli di come si può essere esposti e dei sintomi che può causare. Se pensi di avere sintomi compatibili con la peste, cerca immediatamente assistenza sanitaria e fai sapere loro che potresti essere stato esposto”.

I sintomi più comuni sono dolore addominale, diarrea e vomito e, per alcuni, sangue dalla bocca, dal naso o dal retto.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ci siano tra 1.000 e 2.000 casi di peste in tutto il mondo ogni anno, con diffusione del fenomeno principalmente in Africa, Asia e Sudamerica. Non è presente in Europa ed Australia.

Peste bubbonica: cosa è, come si diffonde e come ci si cura

La peste è una rara quanto temibile zoonosi veicolata da pulci e causata dal batterio Yersinia pestis. Negli Stati Uniti, dal 2001 al 2012, la media di decessi per peste è stata di 3 casi/anno ed al momento non è ancora chiaro il perché si sia diffusa proprio in questa zona

La peste viene diffusa per mezzo dei roditori selvatici attraverso le loro pulci, soprattutto nelle aree rurali. Quando delle pulci infette (che quindi si sono nutrite su un roditore infetto), vengono a contatto diretto con liquidi corporei o tessuti avviene il contagio e la malattia viene trasmessa all’uomo.
La cosiddetta “peste bubbonica” è la forma più comune e si manifesta all’esterno con bubboni, ingrossamenti ed infiammazioni delle ghiandole linfatiche, insieme a febbre alta, mal di testa, brividi e debolezza. Vi sono però anche altre forme, quali la peste polmonare e la peste setticemica.

La mortalità della malattia non curata può anche raggiungere il 93% dei casi, ma opportuni trattamenti antibiotici abbassano questo valore sino al 16%. Non è attualmente disponibile un vaccino.

Dunque oggi, negli esseri umani, la peste bubbonica può essere curata facilmente con gli antibiotici se diagnosticata in tempo ma quando iniziano ad apparire i suoi sintomi più iconici, dalle vesciche sulla pelle agli arti che diventano neri, è, purtroppo, già troppo tardi.

Vittoria Serino

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