Il 24 Ottobre uscirà il libro scritto da Britney Spears “The woman in me” in cui finalmente la cantante racconterà la sua storia.
Da tempo infatti sulla sua figura aleggiano misteri e vere e proprie teorie del complotto, da chi ritiene sia sotto effetto di droghe che le impediscono di pensare lucidamente a chi addirittura pensa sia morta e che quella che vediamo sui social non è altro che un sosia.
Dopo gli anni d’oro come pop star, la vita di Britney non è mai stata come prima.
A causa dell’enorme pressione del padre che la costringeva a vivere quasi come fosse segregata, Britney ha sviluppato diversi problemi di ordine psicofisico tanto che nel 2021, in seguito a un lungo e complesso processo, Brenda Penny, giudice della corte suprema di Los Angeles, decise di ordinare la cessazione della tutela legale del genitore.
La decisione fu sicuramente influenzata dal movimento #FreeBritney.
Migliaia di fan provenienti da tutto il mondo si unirono infatti nel tentativo di liberare Britney dalla prigione in cui era stata costretta a vivere, soprattutto dopo che il padre decise di rinchiuderla in una struttura psichiatrica.
I problemi per Britney iniziarono parecchi anni prima.
Era il 2007 quando per la prima volta circolarono le foto di lei con la testa rasata e lo sguardo assente, o quelle in cui la si vede colpire più oggetti con un ombrello verde.
Fu per lei un anno terribile, nello stesso periodo perse la custodia dei figli, avuti con Kevin Federline, ora suo ex marito, e a seguito di un grave crollo nervoso, fu ricoverata al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, dopo che la polizia, facendo irruzione in casa, la trovò totalmente debilitata e sotto effetti di stupefacenti.
“È finalmente arrivato il momento per me di alzare la voce e parlare, e i miei fan meritano di sentirlo direttamente da me“: ecco le prime parole del suo libro, in cui finalmente la donna ha avuto il coraggio di denunciare una volta per tutte quanto le è accaduto.
Per poterne sapere di più, vi lasciamo alcuni estratti circolati sulla rivista People.
“Niente più cospirazioni, niente più bugie, solo io che possiedo il mio passato, presente e futuro”.
“Ero stato tenuto d’occhio così tanto crescendo. Sono stata guardata dall’alto in basso, le persone mi dicevano cosa pensavano del mio corpo, fin da quando ero un’adolescente. Radermi la testa e fare finta di essere fuori di testa erano i miei modi di reagire”.
“Ma sotto la tutela mi è stato fatto capire che quei giorni erano ormai finiti. Dovevo farmi crescere i capelli e rimettermi in forma. Dovevo andare a letto presto e prendere tutti i farmaci che mi dicevano di prendere”.
Britney ha continuato: “Se pensavo che essere criticata per il mio corpo dalla stampa fosse brutto, mi ha fatto ancora più male mio padre. Mi ha ripetuto più volte che sembravo grassa e che avrei dovuto fare qualcosa al riguardo”.
“Ero diventata un robot. Ma non solo un robot, una sorta di bambino-robot”, ha detto, “Ero stata così infantilizzata che stavo perdendo i pezzi di ciò che mi faceva sentire me stessa”.
“La tutela di mio padre mi ha spogliato della mia femminilità, mi ha trasformato in una bambina. Sono diventata più un’entità che una persona sul palco. Avevo sempre sentito la musica nelle ossa e nel sangue; Me l’hanno rubata“.
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