Polonia, ritrovato un vecchio carro nazista in un fiume | “La storia inizia nei primi anni ’90”

In Polonia esisteva un’antica leggenda secondo cui i tedeschi avrebbero perso diversi carri armati mentre attraversavano il fiume Czarna Nida vicino a Bieleckie Młyny, nel sud della Polonia, durante la ritirata del 1945.

Quella che era una leggenda, oggi è realtà.

Dopo che già due carri armati furono ritrovati nel 1990 e nel 2003, ora è Bergepanther a essere riportato alla luce.

Un Panzer totalmente integro, ultimo esemplare rimasto, che veniva utilizzato per trainare altri carri armati. Si stima possa valere più di 15 milioni di euro, all’incirca la stessa cifra di quanto valse un altro carro armato ritrovato in Germania due anni fa.

Ad organizzare e condurre le operazioni di recupero è stato Michał Kęszycki, direttore tecnico di Panzer Farm, un’organizzazione nata a Varsavia che da più di 20 anni si occupa di riportare in vita veicoli militari e mostri corazzati.

Alle origini della scoperta

Michal racconta così quell’antica leggenda: “La storia inizia nei primi anni ’90 quando un vecchio mostrò a mio zio il luogo in cui il veicolo affondò. Era un carro armato che trainava altri carri armati”.

Continua poi descrivendo meglio questo personaggio, quasi come se fosse in una dimensione non definita, tra realtà e fantasia: “Il vecchio sapeva un po’ di carri armati tedeschi e disse a mio zio che si trattava di un carro armato Panther senza torretta. Il ragazzo era vecchio e mi ha solo mostrato il posto, ma non in modo preciso”.

E conclude vittorioso: “Abbiamo trovato il posto esatto qualche mese fa con un magnetometro“.

Per chi ne fosse all’oscuro un magnetometro è uno strumento tecnico che consente di misurare la direzione e l’intensità di un campo magnetico. Entrò in uso nel 1960 e da allora fu sempre utilizzato per scoperte di tale portata, come il Panzer ritrovato circa 10 anni fa in Polonia.

Il nuovo esemplare riportato alla luce è tuttavia molto diverso dai precedenti e, secondo lo storico locale Konrad Maj, farebbe parte di uno dei cinque Bergepanther utilizzati per difendersi da un ipotetico attacco sovietico da parte della sedicesima divisione corazzata nazista nel 1944.

Come anticipato, veniva utilizzato per recuperare carri armati perduti.

Fino a quel momento, infatti, si utilizzavano i camion, ma poi ne fu vietato l’utilizzo per timore che entrambi i veicoli andassero persi.

Il Bergepanther, tuttavia, vantava un verricello in grado di trainare anche carri armati più pesanti e una corazza sufficiente per consentirgli di operare sotto il fuoco, rendendolo particolarmente vantaggioso nella ricerca dei veicoli.

 Le parole di Maj ci riportano indietro nel tempo, facendoci vivere la frenesia di quei giorni disperati.

“Nel disperato tentativo di uscire da questa trappola, alcune petroliere hanno cercato di guadare la Czarna Nida. Durante uno di questi tentativi, il Bergepanther che è stato recuperato è affondato. Le truppe del genio sovietiche riferirono che il ghiaccio sulla Czarna Nida permetteva l’attraversamento solo ai veicoli più leggeri, che non era adatto ai carri armati”.

Non potendo essere direttamente conservato nei locali di Panzer Farm, il carro armato verrà custodito nel Museo dell’esercito polacco di Varsavia, che ha definito il veicolo una “rarità assoluta“.