Esteri

Chi è Golriz Ghahraman, la deputata neozelandese beccata in flagrante a rubare vestiti?

“È chiaro che la mia salute mentale è gravemente colpita dallo stress legato al mio lavoro”, così la deputata neozelandese del Partito Verde, Golriz Ghahraman, si è giustificata pubblicamente in relazione alla vicenda legale che la vede coinvolta. Secondo l’accusa, durante le festività natalizie, la deputata 42enne avrebbe rubato ben tre volte da due negozi di abbigliamento di lusso: uno ad Auckland e l’altro a Wellington. Uno scandalo che l’ha costretta alle dimissioni immediate dal Parlamento, a seguito della conferma della polizia.

L’ex avvocato delle Nazioni Unite per i diritti umani aveva lasciato il segno per aver per essere stata la prima rifugiata a fare parte dell’Esecutivo del Paese nel 2017 e per aver detenuto in un’occasione, il portafoglio della giustizia del suo partito. La donna però in queste ultime ore è stata colta con le mani nel sacco dalle telecamere di sorveglianza delle due boutique in questione e denunciata dalle stesse; tuttavia, le denunce sono poi state ritirate, non incriminando per nessuna ragione la donna. Ghahraman ha in secondo luogo ringraziato i negozi di lusso “per la gentilezza e l’empatia” dimostrate nei suoi confronti.

La spiegazione della deputata in merito all’accusa

“Il professionista della salute mentale che vedo dice che il mio comportamento recente è coerente con eventi recenti che hanno dato origine a una risposta allo stress estremo e si riferiscono a traumi precedentemente non riconosciuti. Ciò mi ha portato ad agire in modi completamente insoliti. Non sto cercando di giustificare le mie azioni, ma voglio spiegarle. Le persone, giustamente, si aspettano i più alti standard di comportamento dai loro rappresentanti eletti. Non sono stata all’altezza. Mi dispiace”, ha spiegato la politica, annunciando le sue dimissioni martedì 16 gennaio 2024, con il beneplacito dei suoi collaboratori di partito, che l’hanno appoggiata per ogni impegno in politica.

La signora Ghahraman è fuggita dall’Iran da bambina con la sua famiglia e le è stato concesso asilo politico in Nuova Zelanda. I colleghi del partito hanno sottolineato che dal momento in cui lei è entrata in Parlamento, è stata sottoposta di continuo a violenze verbali, tra cui minacce di violenza sessuale, minacce di violenza fisica e minacce di morte. Nel 2019 Ghahraman addirittura non poteva uscire di casa senza essere accompagnata dalla sua scorta, dopo il proliferare di una serie di minacce di morte. “Se vivi con quel livello di minaccia, in quella che è già una situazione piuttosto stressante, allora ci saranno delle conseguenze”, ha cercato di chiarire.

Giada Feregotto

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