Chi è Giovanni Caruso, l’avvocato di Filippo Turetta? Scoppia la polemica con l’Università di Padova

Giovanni Caruso, avvocato e docente di Diritto penale all’Università di Padova, dovrebbe rinunciare alla difesa di Filippo Turetta, il giovane 22enne, macchiato di femminicidio lo scorso novembre, siccome la vittima, Giulia Cecchettin, avrebbe dovuto discutere la tesi in Ingegneria biomedica proprio presso il noto Ateneo.

“L’Università di Padova, attraverso la sua rettrice e in numerose forme, ha espresso il suo cordoglio per la morte di Giulia Cecchettin, laureanda dell’ateneo, e si è schierata contro la violenza sulle donne. Solo a parole, però, perché nei fatti un suo importante membro, l’avvocato Giovanni Caruso, professore ordinario di Diritto penale, ha assunto la difesa del suo assassino (reo confesso) Filippo Turetta. Se davvero l’Università di Padova è vicina alle donne vittime di violenza e vuole sostenere questa lotta, si renda estranea alla difesa di chi ha commesso un omicidio efferato e la cui colpevolezza è indubitabile”.

Questo è ciò che supplicano ben 163 persone, attraverso una petizione risalente al 26 novembre 2023, lanciata da una dipendente del ministero della Cultura su Change.org, una piattaforma online pensata per lanciare istanze e campagne di sensibilizzazione di grande rilevanza socio-culturale.

Le reazioni della rettrice e delle altre istituzioni

Secondo la Magnifica Rettrice dell’Ateneo padovano, Daniela Mapelli, la petizione rema contro quelli che sono i principi della nostra Costituzione. “Petizione incredibile. Siamo arrivati a un corto circuito per un Paese democratico. Nel nostro Stato tutti hanno diritto alla difesa, compreso il signor Turetta. Oltretutto l’Università mai potrebbe dire al professor Caruso, bravissimo docente che esercita anche la libera professione, se può o meno tenere la difesa di qualcuno”, afferma Mapelli al quotidiano Corriere della Sera.

L’Università, scrive subito dopo il Corriere della Sera, è connessa, inoltre, con gli istituti di pena, organizzando corsi destinati ai carcerati, fra i quali figurano anche condannati per crimini efferati.

Contattato dall’agenzia Agi, Caruso ha dichiarato di non aver alcuna intenzione di commentare la notizia. Il Consiglio direttivo dell’associazione italiana dei professori di diritto penale corre in difesa del cattedratico e avvocato: “La difesa che sta esercitando Caruso, legittimamente, non può far dubitare della condivisione civica ed etica del contrasto alla violenza di genere che noi, come docenti di diritto penale, sviluppiamo nella didattica”.

Si schiera a sostegno di Caruso anche Francesco Petrelli, presidente dell’Unione delle camere penali italiane: “Il diritto alla difesa non può e non deve retrocedere neppure di fronte alla commissione del crimine più atroce. La giustizia penale è il luogo dove nel quale il giusto e l’ingiusto, il bene e il male, la vita e la morte si confrontano di continuo. Da qui si dovrebbe partire piuttosto che lanciare improbabili fatwe”.