Quando si potrà votare alle amministrative e alle europee? Cosa sappiamo dell’election day 2024

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l’election day. Le elezioni amministrative ed europee sono state fissate questo pomeriggio nelle date di sabato 8 e domenica 9 giugno 2024, per cercare di favorire un maggior tasso di presenza alle urne.

Il Cdm ha, inoltre, approvato una novità per i sindaci dei Comuni sotto i 15mila abitanti, come ha poi ribadito il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. Attraverso tale manovra cambia la regolamentazione per quanto riguarda i limiti dei mandati ai primi cittadini dei piccoli Comuni, fra i 5mila e i 15mila abitanti: si potrà arrivare al terzo mandato e, per i paesi sotto i 5mila, viene addirittura eliminato il limite. 

Approvazione del Consiglio dei ministri pure al ddl che introduce un giro di vite sugli hacker e, in termini più generali, sui crimini relazionati con la cybersecurity e al ddl contenente norme atte ad assicurare più trasparenza nel settore della beneficenza, ossia il soprannominato “ddl Ferragni”, che include anche misure più ferree per testimonial e imprenditori digitali.

Cosa prevedono gli ultimi ddl approvati dal Cdm?

Sono previste sanzioni fino a 50mila euro in caso di trasgressione delle nuove norme del cosiddetto “ddl Ferragni” sulla trasparenza del commercio di prodotti, il cui ricavato vada in beneficenza, come ha affermato il Ministro per le Imprese, Adolfo Urso al termine del Cdm. Il ddl, come ha aggiunto Urso durante la conferenza stampa, è affine ai principi di trasparenza, che hanno sempre distinto l’azione del nostro Governo e mira a garantire la limpidezza e la veridicità dell’informazione, quando vengono commercializzati articoli, i cui proventi siano destinati ad iniziative benefiche.

Tra le disposizioni, oltre a multe fino a 50 mila euro, vige anche l’obbligo per i produttori di menzionare sulle confezioni, tra le informazioni, l’ importo esatto destinato alla beneficenza, se prefissato, ha aggiunto.

Riguardo alla pianificazione del disegno di legge in materia di cybersicurezza, spiega, in conferenza stampa al termine del Cdm, il delegato per la sicurezza della Repubblica, nonché sottosegretario, Alfredo Mantovano: “Credo sia utile partire sullo stato dell’arte come è adesso, sul quale intervengono queste norme che vengono consegnate al Parlamento. Lo stato dell’arte ha visto anzitutto un incremento significativo negli ultimi anni, in particolare dopo l’avvio del conflitto in Ucraina e ancora di più dopo l’avvio del conflitto in Medioriente, di attacchi cyber nelle varie modalità in cui si articolano, sia quelli che murano a provocare danni anche di immagine, sia i cosiddetti ransomware, cioè la versione cibernetica delle estorsioni”.