Il 19 agosto 2024 riapparirà in cielo la Superluna, la terza e la più grande dell’anno, nonché la seconda nello stesso mese dopo quella del 1 agosto. Come da tradizione anglosassone, questa Superluna viene soprannominata “Luna blu”, anche se non a niente a che vedere con il colore blu, siccome continuerà ad assumere la sua tipica tonalità bianco-argentea.
Differenza tra luna blu stagionale e luna blu mensile
Per Luna Blu stagionale, si intende la terza Luna piena in una stagione astronomica in cui si verificano ben quattro Lune piene. Ogni stagione, alternata da solstizi ed equinozi, vede presenti tre Lune piene, una per ogni mese, ma in certe occasioni, nello stesso periodo di tempo, può succedere che i pleniluni siano quattro. Alle 3:37 del 19 agosto, la Luna sarà piena, circa dopo 9 ore il suo passaggio al perigeo (ovvero alla minima distanza dalla Terra, a 357.181km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 km): il nostro satellite sarà quindi un po’ più vicino, più luminoso e un po’ più grande del solito.
Le Lune Blu stagionali sono relativamente rare. Normalmente, in un anno astronomico avvengono 12 Lune piene, e ciò perché un ciclo lunare dura all’incirca un mese: la sua durata esatta è di 29,5 giorni, che significa che per completare 12 cicli lunari ci vogliono 354 giorni, ossia 11 – 12 giorni in meno di un anno solare di 365 – 366 giorni. Questa leggera differenza tra l’anno lunare e l’anno solare fa sì che ogni 2,5 – 3 anni si verifichi una Luna piena “in più” per stagione.
Accanto alla Luna Blu stagionale, c’è la più comune Luna Blu mensile, che fa riferimento alla seconda Luna piena in un mese del calendario gregoriano con due Lune piene. Nonostante questa sia la dicitura più diffusa, essa è frutto di un errore commesso dall’astronomo amatoriale James Hugh Pruett, quando nel 1946 interpretò erroneamente la definizione della Luna Blu nota fino ad allora, cioè quella stagionale. Le Lune Blu mensili sono più frequenti di quelle stagionali, ma con una piccola differenza: non cadono nello stesso giorno per tutto il pianeta, dato che il momento in cui si verifica una Luna piena può variare in base al fuso orario e dalla distanza con il meridiano di Greenwich.
In poche parole, quindi, Luna Blu è il nome attribuito alla terza Luna piena di una stagione, in cui se ne verificano quattro, o alla seconda Luna piena in un mese del calendario gregoriano. Non è un fenomeno astronomico inspiegabile, ma è il risultato della differenza tra un anno solare e uno lunare.
Da cosa deriva il nome “Luna Blu”?
Il fatto che la Luna Blu sia la terza e non la quarta può indurre in inganno, ma la spiegazione fa ricercata nel calendario delle feste cristiane: per calcolare le date della Quaresima e della Pasqua, su cui basare tutte le altre celebrazioni religiose, il clero cattolico identificò la Luna della Quaresima, ossia l’ultima Luna piena dell’inverno, e la Luna della Pasqua, ossia la prima Luna piena della primavera; tuttavia la terza Luna piena cadeva troppo presto, alterando l’ordine delle festività pensato dalla Chiesa. Questa fu quindi denominata Luna Traditrice, per segnalare che era la causa dell’alterazione delle date in cui cadevano Pasqua e Quaresima, e di conseguenza di tutte le altre solennità cristiane, che vennero riportate a date più “consone” semplicemente ignorando completamente quel plenilunio.
Secondo un’altra versione, invece, il nome risale al XIX secolo, quando l’ormai giornale fuori stampa Maine Farmer’s Almanac calcolò e raccolse in una lista le date di tutte le Lune piene dell’anno, insieme ai loro nomi tradizionali a seconda del mese in cui esse cadevano. Fu così che ci si accorse che all’incirca ogni due anni appariva una tredicesima Luna piena che scombinava l’ordine dei nomi, per cui si dovette decidere come chiamare questa Luna piena “in più”.