Gli inquirenti, sul caso del gruppo di Youtuber “The Borderline”, hanno avuto un sospetto: che una fonte anonima abbia rimossi gran parte dei loro contenuti, per tentare di ripulirsi l’immagine social.
Solo dal loro canale Youtube, ad esempio, sono scomparsi 50 filmati. Un prova evidente che porta a temere gli investigatori della possibile rimozione anche di video importanti, utili a chiarire le dinamiche dietro al gravoso scontro del giugno scorso.
Qualche mese fa è avvenuto, infatti, un incidente stradale tra un SUV Urus azzurro noleggiato, targato Lamborghini, e una piccola Smart ForFour bianca, all’interno della quale erano seduti una madre, la figlia di 3 anni e il figlio di 5 anni, Manuel Proietti, morto poco dopo l’arrivo al Pronto soccorso. La madre e la sorellina, anch’esse finite all’ospedale, in prognosi riservata, sono riuscite a salvarsi, mentre i membri dei The Borderline erano rimasti tutti praticamente illesi.
I giovanissimi YouTuber, quattro ragazzi e una ragazza sulla ventina di anni, seguiti da un vasto pubblico sulle diverse piattaforme social, stavano portando avanti una delle loro tipiche sfide, o meglio ancora “challenges”, che prevedeva una guida di 50 ore, senza soluzione di continuità. Il tutto ovviamente era stato filmato in diretta, con lo scopo di condividere il momento con i loro follower.
Nel frattempo, è diventato virale su Internet, nel giorno in cui è stato concesso il patteggiamento della pena a 4 anni e 4 mesi per il conducente del SUV, Matteo Di Pietro, un video dell’impatto devastante tra le due autovetture in via Macchia Saponara a Casal Palocco, un quartiere residenziale fra Roma e Ostia. La ripresa proviene dalla telecamera di videosorveglianza del Comune e risale proprio al 14 giugno 2023.
Molti hanno notato che la Smart non aveva inserito la freccia per svoltare; tuttavia, non sono mancati, di certo, i commenti di rammarico per la morte ingiusta del bambino, appena uscita da scuola, e di rabbia per la bravata dai The Borderline, messa in atto solo per guadagnare ulteriore notorietà e qualche misero like sui social.
In particolare, ha colpito l’attenzione mediatica il grido di giustizia, all’interno del commento, lasciato sotto il post dalla cantante e figura televisiva, Jessica Morlacchi: “Ragazzi ma voi vedete la velocità della macchina blu? Freccia o non freccia tutto quello che è accaduto si poteva evitare se fossero andati piano quegli imbecilli! Non vado oltre perché mi sta venendo il volta stomaco a guardare queste immagini. Li dentro c’era un bimbo di 5 anni appena uscito da scuola! Quei dementi stavano giocando sui social! GIUSTIZIA.”
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