New York, il tunnel trovato sotto la sinagoga scatena i complottisti: cosa hanno trovato veramente?

Nella sera di lunedì 29 gennaio 2024, una decina di uomini è stata arrestata, a seguito di un animato scontro con gli agenti del dipartimento di polizia di New York City, a Crown Heights, nel quartiere di Brooklyn, precisamente presso il quartier generale di Chabad Lubavitch, una sinagoga che ospita i membri del movimento ebraico ortodosso del circondario.

I 10 uomini sono stati accusati di atteggiamenti criminali e pericolo sconsiderato e uno di loro, addirittura, è stato anche accusato di ostruzione all’amministrazione governativa.

Qual è stata la reazione degli utenti sui social?

La notizia si è diffusa in tempi rapidi, nonostante la vicenda aveva interessato inizialmente solo i media locali. I video del tunnel sotterraneo, che faceva da cornice alla scena, così come le violente discussioni tra alcuni uomini di Chabad e la polizia di New York, sono presto andati in tendenza, generando migliaia di ricondivisioni sulla piattaforma X.

La storia ha attirato l’attenzione perché, oggettivamente, bizzarra: una ridotta setta di ebrei chassidici aveva costruito un’elaborata rete di tunnel nascosti e fuori norma sotto le strade di Brooklyn, senza però un’ovvia ragione per i più.

Ciò ha anche scatenato, tuttavia, una sfilza di teorie cospirazioniste antisemite, legate alla possibilità che il tunnel servisse per scopi di traffico illegale. Ovviamente, non si sono fatti attendere neanche i commenti razzisti e i paragoni tra i tunnel di Brooklyn e i tunnel realizzati dal gruppo terroristico palestinese Hamas, con i primi che sono stati ribattezzati sui social “tunnel ebraici” o “tunnel sionisti”. Jonathan Greenblatt, direttore dell’Anti-Defamation League, atta a combattere l’antisemitismo su scala globale, ha dichiarato a Rolling Stone di trovare incredibilmente allarmante la diffusione di post simili, che trovano fondamento su teorie complottiste antisemite, risalenti a secoli fa.

Qual è la realtà dei fatti?

In verità, il tunnel in questione non è affatto un vero e proprio “tunnel”, bensì un passaggio largo otto piedi, alto cinque piedi e lungo 60 piedi, scavato sotto l’edificio, come ha riportato il Dipartimento degli Edifici di New York City.

Il passaggio è il frutto di una controversia pendente tra la comunità Chabad Lubavitch e una setta scissionista, riguardante da anni la proprietà dell’edificio. I membri del gruppo scissionista credono che il rabbino Menachem Schneerson, a capo del movimento Chabad Lubavitch prima della sua morte, nel 1994, sia il Messia, ma il movimento Chabad tradizionale lo nega.

Nonostante nel 2006 un tribunale abbia stabilito che la comunità Chabad Lubavitch detenesse il controllo totale sull’edificio, tra i due gruppi vige ancora la contesa: circa sei mesi fa un piccolo gruppo di membri del movimento messianico ha avviato la costruzione di una rete di tunnel sotterranei, per accedere illegalmente all’interno della sinagoga.

Una volta che la comunità tradizionale di Chabad Lubavitch ha scoperto il piano lo scorso dicembre, ha subito ordinato un camion di cemento per riempirli, temendo che l’edificio potesse danneggiarsi strutturalmente e ha fin da subito messo in chiaro di non sostenere l’esistenza dei tunnel, attraverso una dichiarazione del presidente Rabbi Yehuda Krinsky, in cui le azioni dei “giovani agitatori” venivano definite “odiose”.

Nella notte di lunedì, Chabad ha allertato le forze dell’ordine degli atti vandalici nella sinagoga, tentando di far evacuare l’edificio. Questi tentativi hanno portato alle proteste virali, nonché alla chiusura temporanea dell’edificio per verificarne l’integrità strutturale.