Esteri

Chi è Mohammad Mustafa, possibile nuovo Primo Ministro dell’Autorità Palestinese?

Mohammad Mustafa, che dovrebbe rivestire l’incarico di Primo Ministro dell’Autorità Palestinese, è uno dei personaggi più rilevanti dell’imprenditoria palestinese e un insolito alleato del leader dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, che ha monitorato la ricostruzione di Gaza, sotto il dominio islamico di Hamas.

Nato sessantanove anni fa nella città di Tulkarem, in Cisgiordania, è un economista, che in passato era alla guida della società palestinese di telecomunicazioni Paltel e, più recentemente invece, del Fondo pubblico per gli investimenti palestinesi (PIF) dell’Autorità Palestinese, con circa 1 miliardo di dollari in attività che finanziano progetti nei territori palestinesi.

È membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), con a capo Abbas, che ha riconosciuto Israele all’inizio del processo di pace nel 1993, sperando di istituire uno stato palestinese nei territori conquistati da Israele nella guerra del 1967 – il Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est.

Mustafa detiene, inoltre, un dottorato in amministrazione aziendale ed economia presso la George Washington University e ha lavorato per un periodo presso la Banca Mondiale a Washington. 

Perché Mustafa sarebbe il papabile nuovo Primo Ministro?

Il primo ministro Mohammed Shtayyeh, membro della fazione Fatah di Abbas, si è dimesso questa settimana per permettere la creazione di un governo di unità nazionale. Sebbene sia vicino ad Abbas, Mustafa non è un membro di Fatah, il che lo rende potenzialmente meno tradizionalista. Tuttavia, non è ancora chiaro quando Abbas potrebbe nominarlo, e quanto tempo ci vorrà per formare un governo.

In caso di vittoria, a Mustafa spetterà affrontare un enorme funzione di gestione e diplomazia. Molte zone di Gaza sono ora ridotte in macerie e gran parte dei suoi 2,3 milioni di persone sono sfollate e urgentemente bisognose di assistenza. Anche la Cisgiordania, come la Striscia di Gaza, ha assistito alla peggiore violenza degli ultimi decenni. Oltre a monitorare i miliardi di aiuti internazionali in attesa, a Mustafa servirà sia il consenso politico di Hamas e dei suoi sostenitori sia la cooperazione di Israele.

Cosa ha affermato Mustafa il 17 gennaio 2024?

Abbas ha nominato Mustafa Presidente del PIF nel 2015. Ha, dapprima, ricoperto il ruolo di Vice Primo Ministro responsabile degli affari economici dal 2013 al 2014, quando ha capeggiato un comitato atto a ricostruire Gaza dopo la guerra di sette settimane in cui sono stati uccisi più di 2.100 palestinesi.

A Davos, il 17 gennaio 2024, Mustafa ha sostenuto che “la catastrofe e l’impatto umanitario” della guerra oggi sono molto maggiori rispetto a dieci anni fa. Infatti, sarebbero necessari 15 miliardi di dollari solo per ricostruire le case. Le autorità sanitarie di Gaza confermano che 30.000 persone sono state uccise, e altre migliaia sono probabilmente sepolte sotto le macerie.

Israele dichiara che non coopererà mai con nessun governo palestinese che si rifiuti di ripudiare Hamas e il suo attacco del 7 ottobre, in cui, secondo le stime israeliane, sono state uccise 1.200 persone e 253 rapite. Mustafa, nel suo intervento a Davos, ha descritto l’attacco del 7 ottobre come “sfortunato per tutti. “Ma è anche il sintomo di un problema più grande… che il popolo palestinese soffre ininterrottamente da 75 anni”, ha poi aggiunto.

Giada Feregotto

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