Il conflitto tra Iran e Israele è estremamente complesso e ha radici storiche, politiche, religiose e geopolitiche profonde. Questo conflitto alimenta tensioni significative non solo nella regione del Medio Oriente, ma anche a livello globale, poiché entrambi i paesi godono di sostegno da parte di diversi attori internazionali.
La tensione tra Iran e Israele, due vecchi rivali in Medio Oriente ha raggiunto il culmine questo fine settimana quando, per la prima volta nella storia, l’Iran ha attaccato direttamente Israele.
L’Iran è geograficamente molto più grande di Israele e ha una popolazione di quasi 90 milioni di abitanti, quasi dieci volte quella di Israele, ma ciò non si traduce in una maggiore potenza militare. L’Iran ha investito molto in missili e droni. Ha un vasto arsenale proprio, ma ha anche fornito quantità significative ai suoi delegati: gli Houthi nello Yemen e Hezbollah in Libano.
È stato ipotizzato che la Russia stia collaborando con l’Iran per rafforzarne le capacità militari in cambio del supporto di Teheran nel conflitto con l’Ucraina: l’Iran ha fornito i droni d’attacco Shahed e, secondo le fonti, la Russia sta ora cercando di produrre autonomamente questi dispositivi.
Ciò che manca sono i moderni sistemi di difesa aerea e gli aerei da combattimento. L’Iran non possiede armi nucleari e nega anche di voler utilizzare il suo programma nucleare civile per svilupparle.
Al contrario, Israele ha una delle forze aeree più avanzate al mondo. Israele ha anche esperienza nell’effettuare attacchi in profondità in territori ostili.Si suppone che Israele abbia le proprie armi nucleari, ma mantiene una politica ufficiale di deliberata ambiguità.
Ma Tom Fletcher, consigliere di politica estera di diversi primi ministri britannici ed ex ambasciatore britannico in Libano, ha affermato che l’offensiva iraniana è un “segno agghiacciante delle capacità e della portata dell’Iran”. I leader sia dell’Iran che di Israele sono “sotto pressione interna, affrontano le critiche internazionali e sono chiaramente disposti a giocare con il fuoco”, ha avvertito.
Sanam Vakil, direttrice del programma Medio Oriente e Nord Africa, Chatham House, ha detto che l’attacco è stato un successo dal punto di vista dell’Iran e che Teheran sta “dimostrando l’inganno di Israele”. Questa è la prima volta che l’Iran viola direttamente la sovranità di Israele”, ha detto alla BBC. “Gli attacchi sono stati certamente calibrati, prendendo di mira installazioni militari con l’obiettivo di non infliggere troppi danni o ferire nessuno”.
È essenziale trovare una soluzione pacifica e diplomatica per evitare ulteriori escalation e sofferenze per le popolazioni coinvolte.