Herbert Kickl è un politico austriaco, membro del Partito della Libertà Austriaco (FPÖ). Nato il 19 ottobre 1968 a Villach, in Austria, Kickl è stato una figura prominente nella politica austriaca, noto per le sue posizioni nazionaliste e di destra.
Kickl ha iniziato la sua carriera politica nel Partito della Libertà Austriaco, un partito di destra noto per le sue posizioni euroscettiche e anti-immigrazione. Ha ricoperto vari ruoli all’interno del partito, diventando uno dei suoi membri più influenti.
La Carriera di Herbert Kickl
Nel dicembre 2017, Herbert Kickl è stato nominato Ministro dell’Interno nell’ambito del governo di coalizione formato dal Partito Popolare Austriaco (ÖVP) e dal FPÖ. Durante il suo mandato, è stato al centro di diverse controversie, in particolare per le sue politiche rigorose sull’immigrazione e la sicurezza.
Kickl è stato spesso criticato per le sue dichiarazioni controverse e le sue politiche considerate da molti come troppo dure e divisive. Una delle controversie più note riguarda la sua gestione delle forze di polizia e le accuse di tentativi di influenzare l’indipendenza delle istituzioni statali.
Nel maggio 2019, Kickl è stato rimosso dalla sua carica di Ministro dell’Interno dopo la crisi di governo scatenata dal cosiddetto “scandalo Ibiza”, che ha coinvolto il vicecancelliere e leader del FPÖ Heinz-Christian Strache. La rimozione di Kickl è stata richiesta per garantire un’indagine imparziale sullo scandalo.
Dopo la caduta del governo di coalizione, Herbert Kickl ha continuato a essere una figura influente nel FPÖ. Nel giugno 2021, è stato eletto leader del partito, succedendo a Norbert Hofer.
Herbert Kickl, il successo alle elezioni europee e le sue idee politiche
Ora alle elezioni europee ha ottenuto il 25,7% dei voti. Alle elezioni di settembre mira a diventare cancelliere. Per la prima volta dalla sua fondazione negli anni ’50, il partito guidato da lui, il FPÖ, ha ottenuto il primo posto.
La possibilità che Kickl possa assumere il ruolo di cancelliere è motivo di preoccupazione per molti in Austria.
Nel 2017, Kickl sostiene che “bisogna concentrare tutti i richiedenti asilo in un unico luogo“, una frase che suscita sgomento in Europa e fa sì che Kurz inizi a rendersi conto di aver commesso un errore. Tuttavia, Kickl continua sulla sua strada senza sosta, dichiarando “guerra al ’68”, che, secondo lui, “ha minato lo Stato e la famiglia”. Inoltre, per Kickl, la famiglia è strettamente intesa come eterosessuale. Egli condanna la “follia ecologista” e minaccia di ignorare il diritto di asilo.
Herbert Kickl continua a essere una figura di spicco nella politica austriaca, noto per le sue posizioni forti e spesso controverse su temi come l’immigrazione, la sicurezza e la sovranità nazionale.