“In Vaticano c’è aria di frociaggine”? Studente contro il Papa in un incontro su Zoom

Qualche settimana fa il Papa aveva affermato  che “In Vaticano c’è aria di frociaggine“, non è facile aiutare questa corrente”.

Il Papa ha inoltre affermato che, se un giovane ha tendenze omosessuali, è preferibile non farlo entrare in seminario: anche se sono ‘bravi ragazzi’, con questa tendenza è meglio evitare.”

Nella nota ufficiale della sala stampa vaticana, diffusa al termine dell’incontro, si specifica che il Papa “ha discusso il pericolo delle ideologie nella Chiesa e ha riaffrontato il tema dell’ammissione nei seminari di persone con tendenze omosessuali, sottolineando la necessità di accoglierle e accompagnarle nella Chiesa, e ha richiamato l’indicazione prudenziale del Dicastero per il Clero riguardo al loro ingresso in seminario”.

Durante un incontro su Zoom tra il Papa e alcuni studenti asiatici organizzato dalla Loyola University è intervenuto Jack Lorenz Acebedo Rivera, studente di psicologia dell’Università di Manila.

Lo studente filippino lo ha supplicato: «Per favore, smetta di usare un linguaggio offensivo contro la comunità LGBTQ+ – ha detto – provoca un dolore immenso». Lo studente, indossando una fascia arcobaleno, ha raccontato di essere «emarginato e vittima di bullismo a causa della mia bisessualità, della mia omosessualità, della mia identità e del fatto di essere figlio di un genitore single». Nelle sue risposte, il Papa ha condannato con forza la discriminazione, in particolare nei confronti delle donne. Tuttavia, non ha risposto all’appello dello studente filippino.

In generale, Papa Francesco si è distinto per un approccio di apertura e umanità nei confronti delle persone omosessuali, cercando di bilanciare le esigenze di accoglienza e inclusione con il rispetto per gli insegnamenti tradizionali della Chiesa cattolica.

Alcune dichiarazioni e posizioni di Papa Francesco riguardo all’omosessualità hanno suscitato discussioni e interpretazioni diverse all’interno della Chiesa e nel pubblico. Le sue parole sono state oggetto di interpretazioni e analisi diverse, a volte provocando reazioni contrastanti.

Ha condannato esplicitamente la discriminazione e la violenza contro le persone LGBTQ+, esortando i cattolici a trattare tutti con rispetto e dignità.

Ha incoraggiato un dialogo aperto e franco sulla questione dell’omosessualità all’interno della Chiesa, cercando di trovare modi per includere e accompagnare meglio le persone LGBTQ+ senza compromettere i principi fondamentali della fede cattolica.