Bianca Balti e il cancro alle ovaie di terzo grado: diffusione della malattia in Italia e possibilità di sopravvivenza

Bianca Balti è stata operata per un tumore ovarico al terzo stadio: l’annuncio su Instagram e le parole di speranza della top model italiana.

Bianca Balti, supermodella italiana di appena 40 anni, ha rivelato di essersi sottoposta ad un intervento per rimuovere un tumore alle ovaie di terzo stadio. L’annuncio è avvenuto sulla piattaforma Instagram, con una foto che la ritrae in un letto di ospedale, sorridente davanti ad un vaso di fiori.

Il post e la rivelazione nel 2022

È con questa didascalia al post di Instagram che Bianca comunica al mondo intero il suo intervento: “Domenica scorsa mi sono recata al Pronto soccorso per scoprire che il mio dolore al basso ventre era un cancro ovarico al terzo stadio. È stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime ma soprattutto amore, speranze, risate e forza. Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che ce la farò. Per me stessa, per i miei cari (le mie figlie sono la priorità) e per tutti coloro che hanno bisogno di forza, potete prenderne in prestito un po’ della mia perché ne ho un sacco. La vita è cosi, diamole una ragione. Fino ad ora, il cancro mi ha dato la possibilità di cercare la bellezza nelle avversità della vita”.

Già nel 2022 la top model aveva dichiarato di aver effettuato alcuni controlli clinici che avevano rivelato una mutazione genetica: si tratta del Brca1, gene che aumenta il rischio di sviluppare tumori a livello delle mammelle e delle ovaie. Successivamente, Balti si era sottoposta ad un’operazione di doppia mastectomia al seno, riportando il tutto sui social.

Tumore ovarico in Italia: diagnosi, prevenzione e cura

Purtroppo, il cancro ovarico ha una incidenza del 39-44% di sviluppo in individui femminili con mutazioni genetiche come quella di Bianca (Brca1), mentre si aggira attorno al 11-17% per la variazione genetica di tipo Brca2. Mediamente, in Italia, sono quasi 6.000 le donne che annualmente contraggono questo tipo di tumore e ciò può avvenire per tre fattori principali: ormonali, ereditari o ambientali.

Secondo l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), la maggior parte delle donne colpite dalla malattia ha una diagnosi accurata quando essa è già in fase inoltrata e la percentuale di sopravvivenza dopo 5 anni dalla prognosi è di circa il 43%. Purtroppo, il tumore alle ovaie è una delle cause di decesso più diffuse ed è fondamentale recarsi almeno una volta all’anno dal ginecologo per una visita, effettuando la palpazione bimanuale e l’ecografia transvaginale.

Nei casi di presenza di cancro ovarico, si ricorre alla rimozione chirurgica del tumore, anche se la possibilità che si ripresenti resta attorno al 25-30%, perciò è fortemente consigliato sottoporsi anche a trattamenti di chemioterapia adiuvante dopo l’operazione.