Il cambio d’ora seppur di soli 60 minuti, può avere un impatto significativo sui ritmi biologici degli esseri umani.
Il passaggio all’ora legale (primavera) e all’ora solare (autunno) altera i momenti in cui siamo esposti alla luce naturale, creando una discrepanza tra l’orologio biologico e l’orologio civile. Quali sono le conseguenze? In questo articolo esploreremo come il cambio d’ora influenzi i ritmi circadiani.
I ritmi circadiani: il nostro orologio biologico interno
Gli esseri umani, come tutti i mammiferi, seguono i ritmi circadiani, cicli naturali di circa 24 ore che regolano funzioni fondamentali come il sonno, l’appetito, la temperatura corporea e l’umore. Questi ritmi sono influenzati principalmente dall’esposizione alla luce naturale, che aiuta a sincronizzare il nostro orologio biologico interno con il ciclo di giorno e notte.
Quando la luce entra negli occhi, invia un segnale all’ipotalamo, una parte del cervello che regola i ritmi circadiani, indicando al corpo quando è il momento di essere svegli e attivi e quando, invece, è ora di riposare. In condizioni normali, questo aiuta a mantenere un ciclo sonno-veglia regolare e favorisce un sonno di buona qualità. Tuttavia, quando l’esposizione alla luce viene alterata ,come avviene durante i cambi d’ora, il nostro orologio interno può subire un disallineamento.
Il cambio d’ora e i problemi del sonno
In particolare, il passaggio all’ora legale in primavera, noto come “scatto in avanti,” comporta una perdita di un’ora di sonno. Questo sembra un piccolo cambiamento, ma gli effetti sul corpo possono essere più significativi di quanto si pensi.
Uno studio ha rilevato che, in media, le persone dormono circa 40 minuti in meno il lunedì dopo il cambio all’ora legale. Questa mancanza di sonno può accumularsi, generando quello che viene definito debito di sonno, ovvero una mancanza di riposo sufficiente che si protrae per più giorni o settimane. Questo debito può portare a una ridotta capacità di concentrazione, irritabilità e una maggiore propensione a commettere errori.
Il cambio di Novembre, invece, risulta non essere un problema. Anzi, ci regala un’ora di sonno extra.
L’impatto sul benessere e sulla salute mentale
Oltre alla perdita di sonno, i cambi di orario sono stati associati a un aumento dei rischi di disturbi dell’umore, come ansia e depressione. La privazione del sonno può interferire con la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina, che regola l’umore, creando un terreno fertile per il malessere psicologico. In casi estremi, alcuni studi hanno suggerito un incremento nel tasso di suicidi subito dopo il cambio all’ora legale, sebbene sia importante sottolineare che queste sono tendenze complesse che dipendono da molteplici fattori.
Le ipotetiche soluzioni
L’Accademia Americana di Medicina del Sonno consiglia di:
- Abolire del tutto il cambio d’ora stagionale
- Stabilire l’ora solare come unica opzione per tutto l’anno
- Rispettare il ritmo naturale di luce e buio che si allinea meglio con la nostra biologia
Queste raccomandazioni trovano sostegno anche da parte di altre rilevanti società scientifiche in Europa, e diversi Paesi stanno valutando l’opzione di eliminare il cambio d’ora.