Caterina Corbi, nipote di Enrico Berlinguer, è una giovane attrice diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Nonostante non abbia mai conosciuto suo nonno, storico leader del Partito Comunista Italiano, Caterina porta avanti il suo lascito in un modo tutto suo, mescolando ricordi familiari e la propria carriera nel mondo dello spettacolo.
Caterina Corbi e la memoria di un nonno mai conosciuto
Caterina ha condiviso alcuni aneddoti curiosi sulla figura di suo nonno. Crescendo, pensava che Enrico Berlinguer fosse “una sorta di ingegnere” e che avesse “inventato la scala mobile.” Un equivoco nato, probabilmente, dalle famose politiche economiche legate al meccanismo di adeguamento dei salari all’inflazione, che divenne popolare proprio durante il periodo di leadership di Berlinguer.
L’immagine pubblica di Berlinguer spesso era quella di un uomo serio e composto, ma in famiglia il ricordo è diverso. Caterina ha raccontato che il nonno era tutt’altro che triste. Era noto per quel “misto di allegria e incoscienza” che rendeva i momenti trascorsi insieme speciali, in particolare durante le vacanze in Sardegna. Berlinguer amava divertirsi e spesso “spaventava” gli affetti più cari con le sue stravaganze, dimostrando una personalità più giocosa di quanto molti potessero immaginare
Le difficoltà dell’eredità di un cognome
Portare il cognome Berlinguer non è sempre stato facile per Caterina. Crescendo e frequentando scuole nella zona dei Parioli, ha vissuto momenti in cui l’essere associata a uno dei principali esponenti della sinistra italiana degli anni ‘70 e ‘80 era motivo di scherno. “A scuola c’era chi mi chiamava zecca e comunista,” ha raccontato. Tuttavia, con una maturità disarmante, Caterina ha saputo prendere le distanze da questi episodi, definendoli semplicemente “bambinate.”
Nonostante il peso del cognome e l’eredità politica del nonno, la 26enne ha scelto di seguire un percorso diverso, quello della recitazione. Diplomata all’Accademia Silvio D’Amico, ha dimostrato di voler trovare la sua strada, senza rinunciare a chi è. La scelta di intraprendere una carriera nel mondo dello spettacolo rappresenta una chiara affermazione di indipendenza e creatività, forse con un pizzico di quella “incoscienza” che ricordava anche Enrico Berlinguer.
La giovane attrice non ha conosciuto personalmente il nonno, ma le storie e i racconti tramandati in famiglia l’hanno aiutata a costruire un’immagine di lui. La sua figura di leader politico è stata segnata anche da momenti difficili, come l’attentato subito in Bulgaria nel 1973, episodio che rese Berlinguer una figura ancora più rispettata e ammirata nella storia politica italiana. Nonostante le sfide che derivano dal portare avanti un’eredità così significativa, Caterina continua a tracciare il suo cammino, dimostrando che il lascito più prezioso di Enrico Berlinguer potrebbe essere, appunto, il coraggio e la spontaneità che la giovane nipote esprime ogni giorno.