La detective Teresa Battaglia, personaggio ispirato ai romanzi di Ilaria Tuti, soffre di una grave malattia: quale nello specifico?
Si chiama Teresa Battaglia e ha fatto il suo ritorno sugli schermi il 28 ottobre 2024 con la prima puntata di ‘I casi di Teresa Battaglia 2‘. Dopo il successo della prima stagione, intitolata ‘I fiori sopra l’inferno‘, la detective thriller torna per ‘Ninfa dormiente‘, interpretata da Elena Sofia Ricci.
Chi è Teresa Battaglia e di cosa parla la seconda stagione?
L’investigatrice protagonista viene da Udine, è furba e severa nella propria professione. Tuttavia, anche il suo lato dolce e premuroso fa capolino quando si tratta delle persone a lei care. Purtroppo, ha perso il suo unico figlio a causa di violenze subite dal marito durante la gravidanza. La detective soffre di diabete nella prima stagione, al quale si aggiunge anche l’Alzheimer.
Nella seconda stagione (composta da tre puntate), vedremo Teresa alle prese con l’omicidio della collega Marta Trevisan, il cui corpo è stato rinvenuto in Val Resia. Contemporaneamente, la poliziotta dovrà indagare su un particolare dipinto (intitolato appunto ‘Ninfa dormiente‘) che pare essere stato realizzato con il sangue di una donna. Teresa dovrà scoprire se le due istanze sono collegate oppure se si tratti semplicemente di due casi isolati. Il set della serie, esattamente come per il primo capitolo, sono le meravigliose montagne della Val Resia (situate in Friuli-Venezia Giulia).
Durante le indagini, la detective scopre che l’ex collega stava investigando sul caso del suo stesso padre, morto tempo prima tra le sbarre. Egli si trovava in prigione dopo essere stato accusato di aver ammazzato l’amante Hanna. Recuperati gli oggetti personali di Marta, Teresa ripesca sul suo telefono uno scatto del quadro della Ninfa dormiente, dipinto nel 1945 da un individuo che si firma con ‘Andrian‘. Il soggetto pare proprio essere la donna dei sogni del pittore. La figura rappresentata ha le sembianze della figlia di Hanna, Krisnja, che più avanti si rivelerà essere Aniza, la sorella della nonna della ragazza. Teresa comprende che i due ritrovamenti sono collegati e prosegue imperterrita nelle ricerche, nonostante l’aggravarsi dell’Alzheimer.
La malattia di Alzheimer-Perusini
Purtroppo, la malattia contro la quale la poliziotta della serie combatte è più frequente di quanto si pensi. Si tratta di una patologia neurodegenerativa a decorso cronico e progressivo che colpisce ben il 20% degli anziani sopra gli 85 anni e il 5% degli individui sopra i 65 anni. Nasce a causa di una modificazione del metabolismo di una proteina specifica, il precursore della beta amiloide (APP), il quale cambiamento di funzione provoca la creazione di una sostanza neurotossica chiamata la beta amiloide che va ad accumularsi nel cervello. Da questo momento in poi, le cellule dell’encefalo cominciano pian piano a distruggersi, portando ad un deterioramento delle funzioni cognitive basilari.